Ne perdiamo tante per tanti motivi diversi nell’arco della nostra vita. Il caldo, in questo caso, rappresenta una delle cause principali e anche una delle più preoccupanti, con conseguenze mortali. Cerchiamo di capire perché.
Le temperature troppo alte stanno causando molti problemi in diversi settori. Soprattutto quest’anno, dove il caldo è davvero esagerato!
Il caldo ci fa dormire di meno, soprattutto quando le temperature notturne rimangono stabili sui 30 gradi fino a tardi. Un vero inferno! Le stime parlano di 14 minuti in meno di sonno durante i mesi più torridi. Il professor Luigi Ferini Strambi, primario del centro di medicina del sonno dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, spiega quali sono le conseguenze a livello fisico di questa privazione.
“È una questione di fisiologia. Quando dobbiamo addormentarci il nostro corpo ha bisogno di abbassare la temperatura, di raffreddarsi. E più fa caldo e più quest‘operazione è complicata. La melatonina ad esempio, che sappiamo essere una preziosa alleata del sonno, è in grado proprio di svolgere questo compito, di regolare la temperatura del corpo e aiutarci nello scivolamento verso il sonno“.
Oltre che per le alte temperature, durante i mesi estivi si dorme di meno anche perché si esce più spesso, si fa tardi la sera e si mangia di più. Anche riposare con le finestre aperte può essere un deterrente al sonno, perché si percepiscono i rumori provenire dall’esterno che ci possono svegliare più facilmente. La privazione del sonno, quella a cui inevitabilmente andremo incontro a causa del cambiamento climatico, avrà ripercussioni negative sul nostro futuro.
Se già vi sembra di non dormire abbastanza, sappiate che entro il 2099 le ore di sonno diminuiranno ancora di più. Secondo uno studio dell’Università di Copenaghen dormiremo infatti circa 58 ore in meno all’anno. E questo potrà portare a conseguenze molto negative sulla nostra salute, una tra queste sarà l’aumento di persone ipertese. Il sonno, infatti, è un inibitore del cortisolo (l’ormone che viene definito dello stress), dormire poco vuol dire avere valori alti di questo ormone che può provocare, tra le altre cose, un aumento della pressione arteriosa.
L’altra conseguenza riguarda, invece, il sistema immunitario. Dormire poco influenza la produzione di citochine, che possono alterare le nostre difese. Anche la memoria ne potrebbe uscire compromessa, con una maggiore difficoltà di concentrazione e in generale di attenzione. Il sonno, poi, è considerato come lo spazzino del cervello perché mentre si dorme il sistema linfatico lavora per ripulirlo dalle cellule di beta amiloide, una proteina ritenuta responsabile di malattie come l’Alzheimer e dannosa per l’organismo. Anche l’umore ne risente perché l’insonnia è una delle cause principali di ansia e depressione.
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