Anche il sensitivo Uri Geller si unisce al coro di quelli che sostengono a gran voce che gli alieni esistono. Parla della sua esperienza ed esorta fortemente il Pentagono a dire la verità.
Esistono o non esistono? Alcune prove ci sono, ma ancora dichiarazioni chiare in materia non ne sono state fatte. Sapremo mai la verità?
Le idee di Uri Geller
Il famoso sensitivo Uri Geller parla dell’esperienza fatta nel 1974 con gli alieni, e ne parla con chiarezza e sincerità. L’uomo ha 75 anni ma ricorda benissimo quello che accadde quasi 50 anni fa: afferma di avere le prove che gli extraterrestri esistono e che anche il governo americano lo sa! Sarebbe l’ora che si dicesse la verità dopo tutti questi anni in cui sono state raccolte evidenze inconfutabili.
Geller ha dichiarato al magazine Daily Star che il governo degli Stati Uniti è in possesso di tutte le prove necessarie che attestano l’esistenza di alieni:
“Le prove sono nelle mani del governo americano e questo mi fa molto arrabbiare, perché sarebbe l’ora che dicessero la verità e ammettessero che gli alieni esistono davvero. Stanno nascondendo ancora troppe cose dopo cinquant’anni di ricerche”.
L’esperienza
Nel 1974 la CIA, impressionata dalle capacità di controllo mentale di Geller, lo reclutò per fargli vedere e toccare dei detriti UFO ritrovati. Il sensitivo racconta di un’esperienza forte, un’esperienza che gli ha fatto capire che stava avendo a che fare con qualcosa di alieno.
“Mi è stato mostrato un pezzo e mi è stato chiesto di tenerlo e descrivere cosa provavo. Era metallico, liscio, simile a una perla, con una sorta di pelle riflettente arcobaleno. Quando l’ho tenuto ho percepito le vibrazioni. Sembrava che stesse respirando, come se fosse vivo“.
Le dichiarazioni di Uri Geller sono arrivate proprio quando il Pentagono ha rivelato che ci sono stati 400 casi segnalati di avvistamenti UFO negli ultimi 50 anni. Questa è stata la prima conferenza nella storia in cui il governo americano ha trattato l’argomento alieni, dichiarando che qualcosa esiste davvero. Alti funzionari della difesa hanno anche aggiornato i dati sugli avvistamenti, e hanno promesso di impegnarsi nel trovare risposte concrete per comprendere tutti i fenomeni aerei non ancora identificati.