Quando ti scappa in spiaggia, la soluzione più comoda è farla in acqua. E lo fanno tutti: su questo ci sono pochissimi dubbi. Eppure c’è chi pensa che fare la pipì a mare sia antigienico, vietato o addirittura pericoloso. Ma è davvero così?
In Italia non esiste alcun divieto formale: ognuno può svuotare la propria vescica in acqua a cuor leggero. Il che pare abbastanza pacifico. Eppure non dovunque funziona allo stesso modo!
In Spagna non tollerano chi fa la pipì a mare. E chi non riesce a trattenersi rischia una multa salata. A Vigo, nel Nord-Ovest della Galizia, i bagnanti possono essere multati fino a settecentocinquanta euro se scoperti a liberarsi in acqua. Resta un mistero capire in che modo le autorità potranno sorprendere i trasgressori nell’atto e dimostrare il dolo. E non si capisce neppure come mai si voglia vietare il libero espletamento di questo bisogno fisiologico.
Tutto quello che sappiamo è che nella località della Galizia le autorità hanno approvato una legge che vieta la pipì a mare. E ora non ci resta che aspettare che vengano resi noti i dettagli su come verrà applicata la strana norma, su come si attrezzeranno bagnini e vigili per controllare l’avvenuta violazione… E, inoltre, sullo scopo reale di una simile norma. Forse gli spagnoli temono che l’urina possa inquinare il mare?
La pipì è in qualche modo dannosa per il mare? Di recente se lo sono chiesti anche alcuni chimici americani… E così i ricercatori hanno ipotizzato uno scenario molto particolare. Si sono domandati cosa accadrebbe se tutti e sette i miliardi di abitanti del mondo decidessero di urinare tutti insieme, nello stesso istante, nell’Oceano Atlantico. La risposta è chiara e lapidaria: niente.
La pipì non inquina il mare e non lo contamina in alcun modo. A meno che un individuo non abbia assunto farmaci specifici o antibiotici, l’urina umana non fa alcun male all’ecosistema marino.
Da un punto di vista organico, l’urina è composta al novantacinque percento d’acqua, e poi contiene potassio, sodio e ioni di cloruro. Ma anche l’acqua del mare contiene potassio, sodio e cloruri. Dunque dissolvere l’urina in mare non altera la composizione naturale dell’acqua in cui ci facciamo il bagno.
L’unico elemento potenzialmente dannoso presente nell’urina umana è l’urea. Tuttavia la concentrazione è così bassa da non comportare alcun danno. Anzi: alcuni biologi credono che l’urea possa essere essere utile ai fondali. Scomposta in azoto grazie al sale, questa sostanza potrebbe trasformarsi in un buon fertilizzante per le alghe.
E poi c’è da dire che tutti i pesci fanno la pipì… Quindi perché dovremmo preoccuparci di aggiungere un altro po’ di urina alla gran quantità già disciolta nell’elemento? Pensate che le balene riversano almeno due litri di urina ogni volta che si liberano.
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