Soffrire di dislessia potrebbe essere un vantaggio. L’avreste mai detto? Eppure è così secondo una recente ricerca di psicologi, che ne rilevano i punti di forza. Vediamo quali.
Lo sostiene un team di psicologi dell’Università di Cambridge che ha identificato delle maggiori capacità cognitive in persone con dislessia.
La dislessia è un vantaggio
La dislessia è una condizione che incide soprattutto sulla capacità di lettura, per questo motivo potrebbe spiegare i notevoli modi di adattamento della nostra specie. Questo disturbo potrebbe rappresentare un vantaggio in alcune circostanze, che ancora nessuno aveva considerato. In particolare, suggeriscono gli studiosi, le persone che mostrano difficoltà nell’interpretare rapidamente le parole scritte potrebbero trovare più semplice esplorare nuove opportunità, come la ricerca dell’ignoto, la sperimentazione, la scoperta e l’innovazione.
La dottoressa Helen Taylor, autrice principale dello studio, afferma che la dislessia non può essere considerata solo come un disturbo del neurosviluppo, perché in realtà presenta molti punti di forza. Solitamente si riscontra in età scolare e riguarda un range che va dal 5 al 20% della popolazione globale. La World Federation of Neurology la definisce come:
“Un disturbo dei bambini che, nonostante l’esperienza scolastica convenzionale, non riescono a raggiungere le abilità linguistiche di lettura, scrittura e ortografia commisurate alle loro capacità intellettuali”.
Nuove considerazioni
Nel corso dei decenni, gli psicologi hanno notato che coloro che presentano segni di dislessia tendono ad essere più bravi nel ragionamento astratto e spaziale. Oltre a questo sono anche persone più fantasiose e precise nel prevedere risultati. Considerata in una prospettiva evolutiva, la dislessia è probabile abbia svolto un ruolo fondamentale nell’adattamento umano agli ambienti mutevoli, rivelandosi cruciale alla sopravvivenza della nostra specie. La dottoressa Taylor afferma che:
“Le aree di difficoltà vissute dalle persone con dislessia derivano da un compromesso cognitivo tra l’esplorazione di nuove informazioni e lo sfruttamento delle conoscenze esistenti. Il vantaggio sta nel pregiudizio esplorativo che potrebbe spiegare le abilità migliorate osservate in determinati regni come la scoperta, l’invenzione e la creatività”.
Con questo presupposto, si spiegherebbe il motivo per cui le persone con dislessia avrebbero difficoltà a leggere e a scrivere. È la specializzazione esplorativa la causa di tutto ciò, una causa che rivela anche perché le persone dislessiche sembrano avere maggiori abilità legate all’esplorazione, all’arte, all’architettura, all’ingegneria e all’imprenditorialità.