Durante il III Reich e soprattutto durante la Seconda guerra mondiale, i nazisti accumularono una straordinaria quantità di oro. Grazie alla pratica continua del saccheggio dei beni internazionali e alle rapine ai danni delle sue vittime, Hitler mise insieme un tesoro inimmaginabile con cui finanziare la politica bellica. Ma che fine ha fatto l’oro segreto dei nazisti?
Già alla fine del secondo conflitto mondiale, storici, investigatori e cercatori di tesoro si sono messi alla ricerca di questa formidabile fortuna. A oggi abbiamo alcune tracce molto promettenti, ma il nascondiglio dell’oro è ancora un mistero.
Dov’è finito l’oro segreto dei nazisti?
I beni aurei si comprano e si vendono attraverso agenzie private e sottobanco, ecco perché molte delle transazioni e dei dati sullo stoccaggio dell’oro nazista sono ancora contaminati da una densa foschia di mistero. Nessuno mette però in dubbio che quell’oro esista davvero e che sia stato nascosto in depositi segreti. C’è chi è convinto che il tesoro sia tuttora conservato e gestito da banche svizzere. E poi c’è chi sospetta che quell’oro sia stato frazionato e archiviato in più luoghi…
Un’inchiesta internazionale ha puntato il dito contro la Banca Vaticana, ma nulla è venuto fuori. C’è poi chi ha accusato l’Ordine Francescano, che avrebbe nascosto vari pezzi del tesoro in centinaia di conventi. Infine si guarda alla Polonia o alla Russia. Oppure al Portogallo. E naturalmente in Germania.
La ricerca è ancora aperta
Una piccola parte del tesoro fu scoperta all’indomani della guerra, a nord di Francoforte. I nazisti avevano occultato marchi, opere d’arte e lingotti d’oro nella miniera di sale di Kaiseroda a Merkers. E i soldati francesi riuscirono a scoprire questa ubicazione grazie alla segnalazione di due contadine.
Ma secondo gli storici mancano molte altre ricchezze all’appello, corrispondenti a più di dieci miliardi di euro. Dove cercarle? Non vi consigliamo di fare irruzione nei caveau della banca nazionale svizzera né di indagare fra i nebulosi segreti delle banche vaticane. Non è neanche una buona idea setacciare tutti i chiostri dei conventi francescani. I veri cercatori di tesori si concentrano soprattutto nelle aree vicine ai campi di prigionia o di concentramento.
In molti sono per esempio convinti che l’oro nazista possa essere stato nascosto sottoterra o in una grotta nei pressi nei campi di concentramento di Dachau, in Austria. Ci troviamo alle pendici del Passo Arlberg, nel Tirolo austriaco. Altri luoghi caldi sono Belzec e Treblinka in Polonia; Leopoli in Ucraina; Le Vernet in Francia; Afragola in Italia. Perché dobbiamo guardare ai campi di prigionia e di sterminio? Perché molto spesso i beni erano prelevati dai prigionieri e archiviati in loco fino al trasferimento in banca. Altri cercatori pensano che il grosso del tesoro dell’oro dei nazisti sia sepolto alle Canarie o in Portogallo…
In Polonia lo Stato ha inaugurato vari scavi proprio per cercare tracce di questo tesoro. E alcuni complottisti pensano che quasi tutto quell’oro sia ora in mano della Russia, che lo trovò negli anni ’70 in Polonia, appunto, e in Bielorussia.