Cambiano di continuo, i canoni estetici, ma in fondo restano sempre lì, fissi sugli stessi fulcri. Anche se da una decina d’anni a questa parte l’attributo fisico più desiderato e ammirato del corpo sembra essersi spostato verso il basso, da sempre la maggior parte delle persone (ormai sia maschi che femmine) vorrebbe possederne uno bello… Un’attrazione irresistibile da sfoggiare in ogni stagione. E per ottenerlo si è disposti a molti sacrifici.
Immagino abbiate già indovinato di cosa stiamo parlando. Ma per essere più precisi, vi diciamo che da un punto di vista strettamente anatomico abbiamo a che fare con tre muscoli. Grande, medio e piccolo gluteo…
La maggior parte delle persone lo guarda e ne vorrebbe possedere uno di marmo… ecco perché
Parlare di culo non significa scadere in un argomento volgare o nel linguaggio triviale… Anzi. Il termine più nobile per indicare le natiche è proprio questo, che deriva dal latino culus. Ma se preferite, useremo il più tollerato e neutro “sedere“. Bene: torniamo un secondo ai tre muscoli che formano nell’essere umano la natica sporgente. Come si sono sviluppati questi fasci muscolari? E perché ci attraggono così tanto?
Da un punto di vista fisico, le natiche si sono sviluppate con la capacità di camminare eretti. Senza, dovremmo avanzare a quattro zampe. I primati in genere (tranne alcune specie) hanno glutei poco sviluppati, soprattutto rispetto all’essere umano, in cui i due muscoli del gluteo grande sono i più estesi e grossi del corpo. Eppure anche le scimmie, come molti altri animali, usano il sedere come zona di presentazione e proposta sessuale. La maggior parte delle persone desidera sfoggiare glutei sodi e voluttuosi, ed è disposta a tremendi sforzi ginnici ed esercizi mirati pur di ottenere un sedere desiderabile.
Glutei femminili e maschili
Negli esseri umani, le femmine rivelano in genere glutei più alti, rotondi e voluttuosi. E questo dipende dagli estrogeni che spingono il corpo a immagazzinare il grasso nelle natiche, nei fianchi e nelle cosce. Al contrario, il testosterone (l’ormone maschile) non prevede un deposito di grasso in queste zone. Possiamo quindi dire che le natiche femminili appaiono più piene e sviluppate di quelle maschili per via di una maggiore concentrazione di tessuto adiposo.
Gli evoluzionisti immaginano che i glutei rotondi e carnosi funzionino come indicatore visivo della giovinezza e della fertilità della donna. Per questo rivelano in tale attributo fisico una doppia funzione: le natiche sono zona erogena e desiderabile, che stimola il partner. Inoltre segnalano la presenza di estrogeni e di depositi di grasso sufficienti per la gravidanza e l’allattamento.
E a chi pensa che il sedere si sia imposto come attributo sessuale desiderabile solo negli ultimi anni rispondiamo che da sempre l’uomo ha puntato tutto su questi muscoli. Che i glutei femminili siano stati sinonimo di bellezza fin dai primordi della storia umana, lo testimoniano le statuine delle veneri paleolitiche. Nell’antica Grecia non piaceva il seno grosso ma il sedere tornito. Come testimonia la nota Venere Callipigia, ovvero dalle belle natiche. Come si suol dire, un bel culo di marmo.