Tutti andiamo al supermercato. E scegliamo cosa acquistare in base alle nostre esigenze, alle offerte ma soprattutto con gli occhi. Senza accorgercene, compriamo anche quello che non ci occorre… Perché? Forse perché i supermercati, quando facciamo la spesa, ci fregano!
Massimiliano Dona è il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ed è nei tempi molto attivo su TikTok. Proprio sul social il presidente ha lanciato un allarme. “Attenzione“, dice Dona, “non fidatevi delle immagini che compaiono sui prodotti“.
I supermercati ci fregano tutti con la spesa: in che modo?
Quale fantastica od oscura magia avviene fra le corsie dei supermercati? Perché quando entriamo in questi grandi negozi dobbiamo per forza comprare qualcosa? “Le immagini sui prodotti non hanno niente a che vedere con quello che c’è all’interno”, afferma Massimiliano Dona. E possiamo dargli torto? Sarà capitato a tutti voi: vedete un inscatolato, con un’invitante e appetitosa immagine stampata sull’etichetta… Poi comprate la merce, la aprite e vi trovate di fronte a qualcosa di indefinibile.
“Questo dovrebbe già farci arrabbiare” continua il presidente. “Poi se andiamo a cercare sulla scatola, troviamo un disclaimer che peggiora la situazione”. Sì, perché, anche se ci fregano, i supermercati lo fanno a carte scoperte. Se notate, su ogni prodotto, c’è scritto: “Le immagini riportate sono puramente illustrative“. Oppure: “Le immagini sulla confezione rappresentano un semplice suggerimento di presentazione”.
Cosa succede e perché succede
Cose di questo tipo sono la norma con i dolciumi, dove i disegni sull’etichetta presentano colori sgargianti e volumi “gonfiati”. Avete presente quelle merendine che dalla confezione sembrano stracolme di cioccolato e poi all’interno non contengono che due gocce di cacao secco? Più che immagini illustrative sembrano specchietti per le allodole…
E chi sono le allodole? Siamo noi, i fregati dai supermercati. Ma davvero siamo così ingenui da lasciarci influenzare a tal punto da una confezione? I dati del marketing dicono di sì. Le confezioni, quindi, più che come involucri informativi funzionano da pubblicità. E l’uomo pare suscettibile soprattutto alle immagini. Basta un colore preciso per catturare la nostra attenzione. E un disegno azzeccato può stregarci. Distorcendo di fatto la realtà.
Sì, i supermercati ci fregano quando facciamo la spesa, ma noi ci lasciamo fregare. Anche se sappiamo esattamente che quella confezione non conterrà ciò che propone, inciamperemo sempre nello stesso errore. Cederemo alle Sirene, per dirla in modo un po’ più letterario… Non ci voleva Dona per ricordarcelo, e di certo la sua denuncia non cambierà nulla. Ma è giusto continuare a parlarne.
