Voce reale e percepita | Perché non ci riconosciamo nelle registrazioni

Di sicuro sarà capitato anche a voi. Chi sente la propria voce registrata, fatica a riconoscerla. E pare che questa condizione sia comune ad almeno il novantacinque percento degli esseri umani. Una volta, per provare quest’esperienza dovevamo accostarci a dei veri registratori. Oggi invece, con video integrati nello smartphone e messaggi vocali, l’evidenza è ancora più invadente. Ma come mai la voce percepita suona così distante da quella reale?

C’è chi percepisce la propria voce registrata come più profonda e cavernosa di come poi appare registrata. C’è chi fa fatica a riconoscersi e ha l’impressione di ascoltare qualcun altro. Le donne, di norma, si scoprono più nasali e acute. Gli uomini più gravi e impastati. Per la scienza, comunque, non c’è niente di strano… La voce che ascoltiamo quando parliamo è molto diversa da quella che sentono gli altri.

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Ecco perché la nostra voce registrata non ci piace quasi mai (Pixabay) – www.curiosauro.it

Le differenze fra voce reale e voce percepita

Ogni volta che sentiamo la voce di un altro, oppure quando ascoltiamo la nostra registrata, i suoni ci arrivano alle orecchie solo tramite la conduzione aerea, cioè grazie all’aria. In pratica, entrano nell’orecchio esterno e fanno vibrare il timpano. Tali vibrazioni giungono nell’orecchio interno, che poi le trasmette al cervello. Quando parliamo, invece, tutto ciò non avviene. O meglio, avviene per gli altri. Ma il soggetto che produce un suono ascolta la propria voce solo in parte attraverso questo canale auricolare… Tutto il resto del suono viene generato dalla cosiddetta conduzione ossea.

Funziona così: le vibrazioni delle corde vocali raggiungono l’orecchio interno attraverso le ossa del cranio. Con un rimbombo. Le onde sonore cambiano ogni volta frequenza se diffuse in un materiale o in un altro. Nell’aria aperta viaggiano più cristalline. Quando affrontano un mezzo più denso o solido si abbassano di tonalità. Le ossa fungono insomma da filtro: diffondono meglio le frequenze basse. Ecco perché la nostra voce (quella percepita) ci sembra più profonda e quindi più gradevole di quella reale.

Diffidenza psicologica

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Perché la voce percepita dalle registrazioni ci imbarazza? (Pixabay) – www.curiosauro.it

Oltre a una differenza fisica, la voce percepita si discosta da quella reale anche per via di un fattore psicologico. Siamo abituati a intendere la nostra voce in un certo modo, e quando affrontiamo un suono diverso a noi riconducibile entriamo in crisi. Ciò che riconosciamo come strano ci appare immediatamente sgradevole, anche se magari sgradevole non lo è affatto.

Come combattere questo disagio? Imparando ad accettare la nostra voce reale. Come fanno per esempio i cantanti o tutti coloro che lavorano con registrazioni: personaggi televisivi, youtuber, et cetera. Bisogna anche sapere che ogni registratore, anche il più sofisticato, altera un po’ la voce. Durante le registrazione ogni suono viene compresso, trasformato da onda sonora a onda elettromagnetica. E durante l’ascolto succede il contrario…

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