I belli rivelano la loro armonia estetica in ogni caso. Anche se fanno smorfie. Lo rivela uno studio condotto da psicologi dell’Università di Portsmouth. Quindi la posa c’entra fino a un certo punto. Non dovreste sforzarvi di atteggiare le labbra in un certo modo e di mostrare il profilo migliore: se siete belli, colpirete l’osservatore anche senza assumere pose strategiche.
Non c’è bisogno di sorridere, di raddrizzare le spalle e di rilassare il volto. Chi è bello rimarrà tale anche se il suo volto apparirà deformato da smorfie ed espressioni non del tutto fotogeniche. Come mai?
Uno studio del Dipartimento di psicologia dell’Università di Portsmouth, organizzato dal dottor Ed Morrison e pubblicato sul Journal of Nonverbal Behavior, ci dimostra che il sex appeal e la bellezza non hanno a che fare con pose alla moda o di seduzione.
La ricerca indaga nelle capacità attrattive di un volto nelle sue diverse espressioni. Il dottor Morrison ha dato vita a un esperimento analitico chiedendo a più di cento volontari (uomini e donne) di votare i volti più gradevoli fra trenta foto disponibili. I trenta ritratti mostravano volti atteggiati in varie espressioni: sorrisi, smorfie di disgusto, cipigli, reazioni di spavento o sorpresa… E nessuno dei volontari ha privilegiato i sorrisi in posa alle altre espressioni. Tutti si sono concentrati sulla bellezza in sé, al di là dell’atteggiamento del viso.
E questo cosa vuol dire? Che le smorfie modificano sì l’espressione del nostro volto ma non ci rendono più brutti o meno belli. Insomma, se siete belli, verrete giudicati tali anche se state sbadigliando o state facendo il broncio. I tessuti profondi di un viso non sono modificabili. E gli osservatori riescono a capire se un viso è attraente o meno a prescindere dalle espressioni facciali. Le espressioni servono ad altro… A cosa?
Secondo il dottor Morrison, le smorfie hanno comunque un importante valore comunicativo. Anche se non ci dicono nulla sulla bellezza di un individuo possono fornirci indicazioni sul suo stato d’animo e le sue intenzioni. Istintivamente e culturalmente, siamo infatti preparati a interpretare correttamente ogni smorfia facciale. Riconosciamo un volto arrabbiato o disgustato, occhi annoiati o una bocca arricciata dal dispetto…
E anche se queste smorfie ci offrono informazioni importanti sul carattere o lo stato emotivo di una persona, non determinano la nostra attrazione. Quindi non serve a molto imbronciare le labbra come di moda nelle foto sui social.
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