La lastra di Saint-Bélec è la mappa più antica d’Europa mai portata alla luce dall’archeologia. L’hanno trovata in Francia. E pare che gli archeologi siano rimasti senza parole. Abbiamo a che fare con una mappa scolpita nella pietra e quasi di sicuro risalente all’Età del Bronzo.
Siamo proprio di fronte alla mappa più antica d’Europa? Per gli archeologi è così. La lastra di pietra incisa con linee e motivi intricati rappresenta il nostro continente, e appare incredibilmente precisa. Nei mesi scorsi dei ricercatori hanno riesaminato la lastra di pietra utilizzando rilievi 3D ad alta risoluzione e fotogrammetria.
La più antica mappa d’Europa: ecco i suoi segreti
Alcuni ricercatori specializzati dell’INRAP (l’Istituto nazionale francese per la ricerca archeologica preventiva) e del CNRS hanno collaborato con archeologi inglesi per studiare questa eccezionale pietra. Ovvero la più antica rappresentazione cartografica dell’Europa territoriale conosciuta dall’uomo. In realtà, alcuni archeologi scoprirono questa lastra molti anni fa in Bretagna occidentale. Già dal 1900 la spostarono in un museo, anche gli stessi studiosi l’avevano mal interpretata. Gli archeologi sapevano che fosse una pietra molto antica, ma l’avevano recuperata perché associata a un culto funerario dell’Età del Bronzo.
Dopo essere stata per molti anni dimenticata in una nicchia del fossato del castello di Saint-Germain-en-Laye, la lastra è finita nel Museo delle Antichità Nazionali di Francia. Solo nel 2014 alcuni ricercatori l’hanno riscoperta. E rivalutata.
I nuovi esami
Nel 2017 alcuni ricercatori hanno voluto svolgere un esame più accurato delle incisioni presenti sulla lastra. Inizialmente hanno sfruttato la tecnica del rilievo 3D. Poi hanno uv anche la fotogrammetria. Dato che la mappa rivelava intagli lineari che non potevano essere ricondotti a una decorazione, qualche studioso ha pensato che potesse trattarsi di una mappatura, ovvero di una riproduzione cartografica.
La superficie della pietra è stata modellata dagli autori, ossia dagli uomini preistorici, in tre dimensioni. Ciò, verosimilmente, per rappresentare una valle, dei rilievi e dei fiumi. Il team ha confrontato il disegno con varie mappe contemporanee per cercare delle corrispondenze. Grazie a un algoritmo programmato per questa specifica funzione, è venuto fuori che la pietra rimandava con incredibile precisione alla mappa di un paesaggio della Bretagna occidentale. Il territorio sulla lastra rappresenta molto probabilmente una regione lungo il fiume Odet.
Secondo Clément Nicolas, autore principale dello studio sulla lastra, la mappa potrebbe essere stata usata da un signore locale, una sorta di re, per rappresentare il suo dominio su un’area. Quindi anche nell’Età del Bronzo, ovvero più di tremilacinquecento anni fa, esistevano entità politiche consapevoli dal punto di vista geografico.