Il grasso addominale, o meglio, il tessuto adiposo viscerale, è il grasso più pericoloso per la salute dell’uomo. Questo perché gli studi dimostrano che è connesso al rischio cardiovascolare, al diabete di tipo 2, all’insulinoresistenza, all’arteriosclerosi e a molte altre patologie.
In generale il grasso addominale è più presente negli uomini, che sono predisposti a una maggiore attività lipolitica rispetto alle donne. Ciò dipende dall’azione degli ormoni steroidei sessuali e altri ormoni (come il cortisolo, l’ormone steroideo dello stress).
Sbarazzarsi del grasso addominale in pochi giorni: è davvero possibile?
Si chiama grasso viscerale per la sua posizione, ma il nome mette anche in chiaro che è difficile sbarazzarsene. Come abbiamo detto, gli uomini sono tendenzialmente più predisposti a questi accumuli (che infatti vengono detti androidi). Ma anche le donne, il cui corpo tende ad accumulare grasso sottocutaneo nelle zone inferiori (così come avviene nel tipo ginoide), possono presentare fasce adipose addominali troppo sviluppate. Diete ed esercizio fisico possono aiutarci a perdere peso, ma di solito non intaccano questo antiestetico e pericoloso accumulo.
Come dobbiamo agire per risolvere il problema? Gli esperti affermano che esercizi lenti e jogging sono utili per bruciare calorie ma intaccano poco il grasso che si accumula sulla pancia.
Dimagrimento localizzato
L’unica soluzione è il dimagrimento localizzato, una pratica diffusa in tutti i Paesi anglofoni e conosciuta come spot reduction. In realtà la comunità scientifica non ha prodotto ancora studi specifici in grado di confermare la funzionalità di un simile sistema di dimagrimento. Eppure molte persone sono convinte che lo spot reduction funzioni. Ma è davvero possibile ridurre la massa grassa, ovvero il grasso corporeo, solo in zone specifiche del corpo grazie ad allenamenti fisici ad hoc?
Moltissime pubblicità di prodotti ginnici o tecniche di dimagrimento affermano che è possibile ridurre il grasso addominale con esercizi mirati. Però la scienza ha chiaramente provato che l’esercizio per gli addominali è un metodo poco utile per ridurre lo strato adiposo sottocutaneo.
Dunque, a prima vista sia l’allenamento anaerobico che quello aerobico tradizionale sembrano poco funzionali per il nostro scopo. Ma probabilmente la soluzione è nell’allenamento aerobico a circuito che alterna stazioni cardio a sovraccarichi. Quale esercizio è il più indicato, per la scienza? A quanto pare, potrebbe funzionare la callistenìa, ovvero la ginnastica con sbarre, parallele e anelli e eventualmente zavorre (cioè pesi usati come sovraccarico al proprio peso corporeo). In alternativa, potrebbe funzionare anche l’Aerobic Circuit Training. Si tratta di un diffuso metodo di allenamento aerobico e anaerobico, che unisce l’allenamento con i pesi in modalità a circuito con il lavoro aerobico cardiovascolare.
Dieta
Tre sessioni di un’ora a settimana per un mese dovrebbero portare già a dei piccoli risultati. Poi è necessario affiancare all’allenamento una dieta sana. Bisogna però non lasciarsi prendere la mano, e non è mai consigliabile improvvisare. Le diete vanno studiate insieme a un dietologo o a un nutrizionista. Eliminare del tutto i carboidrati, per esempio, non è sempre una soluzione produttiva e salutare.
I personal trainer suggeriscono di mangiare tanti alimenti che bruciano grasso e proteine. Asparagi, spinaci, tè verde, cioccolato fondente. E riso integrale. E poi: carni magre (pollo, pesce), legumi e latticini.