Negli Stati Uniti, a Los Angeles, fino a al 2009, un gruppo di cosplayer nippo-americani organizzava giostre a cavallo di auto truccate per rievocare gli antichi tornei dei samurai. Il gruppo responsabile di tali pericolosissimi show era noto come Squadrone della morte samurai.
Due impavidi duellanti, provvisti di elmi da veri samurai (kabuto) e armati di lunghe lance, si sfidavano in una vera e propria giostra. Non disponendo di cavalli, usavano auto sportive, da cui si sporgevano attraverso il finestrino del passeggero.
Lo squadrone della morte samurai
Ad assistere allo spettacolo c’era sempre un gruppo di altre cosplayer, vestite da scolarette sexy. Una geisha (soprannominata Vagesha, Goddess of Death) dava invece il via al torneo sventolando ventagli. Pare che si riunissero da meno di un anno. Poi, il 17 luglio 2009, lo squadrone della morte samurai ha offerto la sua ultima, tragica esibizione su uno stradone di cemento abbandonato, nei sobborghi di Los Angeles. Una pista utilizzata per corse illegali e combattimenti fra cani.
I due sfidanti del giorno erano pronti a offrire saggio delle loro abilità. Scopo del gioco: avvicinarsi con l’auto in corsa all’auto rivale per infliggere un colpo non mortale al nemico e magari disarcionarlo. Tramite quale arma? Con una lunga mazza di plastica, che avrebbe dovuto evocare le antiche lance usate dai samurai nell’Ottocento. Parliamo della naginata, un’arma inastata, costituita da una lunga lama ricurva monofilare.
Il campione in carica era un tale che si faceva chiamare Knock Amora. Lo sfidante del giorno era Berzerko. Chi l’avrebbe spuntata? Tutti credevano che il campione avrebbe umiliato l’avversario…
Un gioco finito molto male…
Al primo giro Berzerko colpì con violenza Knock Amora alla spalla, provocandogli una grave ferita. Il campione, però, non voleva ritirarsi e ha continuato a gareggiare. Così, al secondo giro, Knock ha tenuto la sua lancia più tesa e ha provato a colpire l’avversario alla testa. Diciamo però che è stato fin troppo preciso. Sporgendosi fuori dal finestrino dell’auto con la lancia in resta, il samurai contemporaneo ha combinato un bel pasticcio!
L’arma di Knock Amora ha centrato Berzerko, infilandosi con la punta in uno dei due unici punti non protetti dall’elmo samurai: il foro per l’occhio sinistro. L’arma è penetrata nel bulbo e ha trapassato arteria e cervello causando un’emorragia istantanea e un edema. E così si è interrotta con una tragedia la stupida storia dello squadrone della morte samurai. Il gruppo non si è mai più riunito e l’assurda moda di replicare tornei mortali, per fortuna, è scomparsa. Tutti i partecipanti sono stati denunciati. Il campione, ovviamente, è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo. L’assurda storia è stata raccontata dal programma 1000 ways to die.