A che ora vai a dormire di solito? E a che ora ti alzi di mattina? Sei un tipo mattiniero oppure sei un dormiglione? Per la scienza, il ciclo del sonno abituale di una persona è un indicatore privilegiato per capire qualcosa sul suo benessere psicofisico. Insomma, un corretto ciclo circadiano è un fattore fondamentale per la salute umana.
Chi va a dormire presto e si sveglia alle prime luci dell’alba, secondo alcune ricerche, vive meglio dei nottambuli. Ma come può il sonno influire sul benessere fisico e la longevità umana?
Sono numerose le ricerche che mettono in relazione la qualità e la quantità del sonno al benessere fisico e mentale del soggetto. E pare che il mattiniero sia meno esposto a malattie cardiovascolari, diabete e disagi psicologici rispetto al dormiglione. Dunque, un corretto ciclo circadiano riduce il rischio di diabete, fa bene al cuore e, di fatto, allunga la vita. La neurologa Kristen Knutson della Feinberg School of Medicine dell’Illinois ha condotto uno studio per determinare quanto è importante andare a letto presto.
Attraverso l’analisi di un campione di centinaia di migliaia di volontari, studiati per sei anni, la neurologa e il suo staff hanno capito che il mattiniero è meno esposto a gravi patologie cardiache e al diabete, e soffre anche meno d’ansia e depressione. Chi va invece a dormire tardi, e si sveglia quando il sole è già alto, rischia di vivere meno e di ammalarsi più frequentemente.
Perché qualcuno è predisposto ad addormentarsi con il calare della sera e altri, invece, hanno bisogno di fare le ore piccole? Il ritmo sonno-veglia è un equilibrio profondo e molto complesso che dipende da fattori genetici, culturali e contingenti. Non è dunque così facile cambiare abitudini, anche se la scienza pare concorde nell’ammettere che il dormiglione è più esposto a rischi per la salute. E come mai le persone estremamente mattiniere hanno un rischio minore di ammalarsi di diabete e sono molto più resistenti alle malattie cardiovascolari, alla depressione e all’ansia? La risposta è che non lo sappiamo con sicurezza. Di sicuro c’entra l’influsso della luce naturale e artificiale sul nostro organismo. L’uomo nasce per adeguarsi a un cronotipo che rispetta il naturale ciclo del levarsi e del tramontare del sole.
Sappiamo anche che i dormiglioni esprimono una temperatura corporea più alta durante il sonno e durante la veglia. E ciò potrebbe essere connesso a problemi circolatori, come causa o effetto. Studi di molti anni fa hanno provato che sussiste un’evidente differenza dello stato di attenzione tra il tipo mattiniero (che è più attento e vigile) e il tipo serale o notturno (che è sempre più distratto e svagato).
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