Il Made in Italy è l’indicazione di provenienza e marchio di garanzia con cui i prodotti italiani vengono commercializzati nel nostro Paese e nel mondo. E si sa, moltissimi di questi prodotti, specie in campo alimentare, subiscono contraffazioni. Ma qual è l’alimento italiano più contraffatto nei supermercati degli altri Paesi?
State tutti pensando al vino… non è vero? Be’, non è questo il prodotto agroalimentare di origine italiana che all’estero smerciano illecitamente. Altro che eccellenze! Negli Stati Uniti e in altri Paesi del mondo, di italiano arriva davvero poco…
Not made in Italy: frodi alimentari nel nostro territorio e all’estero
Siamo famosi nel mondo per i nostri prodotti gastronomici e per le eccellenze della cucina nazionale. Pasta, vino, olio, pomodori, salumi, mozzarella e formaggi. E tanto altro ancora. Più un prodotto ha successo ed è richiesto, e più è imitato, cioè contraffatto. Da un certo punto di vista è inevitabile. Ma l’ultimo report dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF) ci lascia davvero sbigottiti.
Da oltre sessantamila controlli in Italia e quasi mille ispezioni all’estero (molte anche sugli store online), la Guardia di Finanza ha trovato moltissimi prodotti contraffatti e falsi made in Italy. I sequestri hanno superato nove milioni e mezzo di euro in merce contraffatta o irregolare. E i tarocchi si trovano soprattutto nel comparto alimentare. Ma non solo. Sementi, mangimi e fertilizzanti, prodotti in Cina, in India o in Pakistan, girano il mondo con il marchio concesso ai beni prodotti in Italia. La media è impressionante. Più del 10% dei prodotti ispezionati è risultato contraffatto.
E sorpresa: il vino non è il prodotto più imitato e taroccato dell’enogastronomia italiana. E non è nemmeno l’olio d’oliva (spacciato come extravergine o al 100% made in Italy), anche se più del 20% dei campioni analizzati è risultato irregolare.
Record di contraffazione
Curiosi di scoprire qual è il prodotto alimentare italiano più contraffatto all’estero? Bene… è la carne, sia fresca che processata. Soprattutto all’estero insaccati e salumi venduti come italiani sono spesso produzioni irregolari. E in Italia, la carne fresca sponsorizzata come di allevamento locale o nazionale è una volta su cinque di provenienza estera. Le irregolarità sono varie e toccano vari momenti della filiera. Si parte dalla provenienza degli animali macellati e si arriva alle tecniche di produzione. La Guardia di Finanza ha riscontrato varie anomalie anche nelle proprietà organolettiche dei prodotti finiti.
Avere a che fare con un prodotto irregolare e contraffatto espone il consumatore a una frode commerciale e, soprattutto, a un pericolo per la salute. Come difendersi? Bisogna diffidare dai prezzi troppo bassi e dalle etichette vaghe.
