Secondo vari giornali indiani, un elefante impazzito ha attaccato due volte una donna inerme. Il primo attacco ha portato purtroppo alla morte della donna, che è stata schiacciata da una zampa dell’elefante. Il secondo ha sconvolto tutti! Gli indiani già parlano di elefante killer.
Secondo The Times of India, la sessantottenne Maya Murmu è stata schiacciata a morte da un elefante nel distretto di Mayurbhanj, nello Stato di Odisha (India nord-orientale). La donna stava andando a raccogliere dell’acqua in un fiume.
L’elefante killer: schiaccia una donna, dopodiché…
Il pachiderma (Elephas maximus indicus), furioso e agguerrito, si stava aggirando con la sua mandria nel bosco che circonda un santuario a Dalma. D’improvviso l’elefante si è staccato dal suo gruppo e ha puntato la donna che era china sul fiume. Murnu ha provato a fuggire, ma l’elefante killer l’ha calpestata a morte. Condotta in ospedale, la donna è morta poco dopo per le gravissime ferite riportate.
Ma la storia non finisce qui. La sera del decesso, come tradizione indiana, il corpo di Murnu è stato restituito alla famiglia, affinché lo preparassero per i riti funebri induisti. Qualcosa però ha interrotto il cerimoniale. I parenti raccolti fuori dalla casa hanno sentito delle strane vibrazioni, poi un barrito… Cosa stava succedendo?
L’elefante, lo stesso che aveva ucciso la donna, era tornato e si stava avvicinando al cortile della casa della defunta, dove i parenti avevano preparato una pira cerimoniale. “Ho pensato che fosse venuto a scusarsi“, ha rivelato una parente della vittima a un giornale indiano. Quindi l’elefante, oltre che killer, era anche un gentiluomo? Oppure era un criminale redento?
Un finale a sorpresa
La parente della vittima si sbagliava. L’elefante non era venuto a tributare onori funebri alla cara estinta né a chiedere perdono alla famiglia. Era ancora infuriato. E voleva caricare ancora il corpo senza vita di Murmu.
Il corpo della defunta era stato appena preparato per essere posto sulla pira funebre, come impone la tradizione indù. Ma l’elefante killer lo ha fatto cadere con la proboscide, e poi ha iniziato a calpestare di nuovo il povero corpo. Infine è fuggito. “Era impossessato da uno spirito maligno“, hanno supposto alcuni vicini, che hanno assistito all’aggressione.
Secondo l’ispettore di polizia della comunità di Rasgovindpur, la famiglia di Murnu ha sbagliato a tenere troppo a lungo il cadavere fuori casa per il funerale: l’elefante avrebbe avvertito il suo odore e sarebbe tornato per portare a termine il suo attacco. Infatti poco dopo, durante la notte, sono arrivati altri elefanti, che hanno distrutto la casa di Murmu. Secondo le ultime stime, circa cento persone ogni anno vengono uccise in India dagli elefanti.