Spesso i piercing, e in generale i fori nelle orecchie, possono produrre un terribile odore. Una vera e propria puzza che che sa di putrescenza. Da cosa dipende? Ed esistono dei rimedi naturali e non invasivi per evitare questo effetto non troppo piacevole?
Il cattivo odore prodotto da fori e piercing non è mai un sintomo da trascurare. Se c’è puzza, vuol dire che in atto un’infezione. Quando il buco interessa punti delicati del corpo o è in continua espansione (in gergo si chiamano expander i piercing che dilatano i buchi), il problema dell’infezione è all’ordine del giorno.
Infezione e cattivi odori provocati dal piercing: come risolvere la situazione
Ti è capitato di avvertire un cattivo odore dopo esserti toccato il piercing o il buco all’orecchio? Succede spesso e significa che è in corso un’infezione. Se poi avverti anche del prurito, la situazione potrebbe essere più grave del previsto. La maggior parte delle persone non dà peso a questi fenomeni, e sbaglia. Perché l’infezione può peggiorare. Si pensa infatti che i disagi che coinvolgono i fori nelle orecchie e i piercing compaiano solo all’inizio, cioè subito dopo averli praticati. Ma i problemi possono verificarsi anche dopo anni. Basta un taglietto, una reazione avversa, un’ossidazione del materiale di cui è composto l’orecchino… Quindi dobbiamo prestare attenzione alla comparsa di insoliti pruriti, fastidi e cattivi odori.
Quali sono le possibili cause di un’infezione del piercing? Se indossi l’orecchino o il piercing da molto tempo, è possibile che si sia verificata una reazione al materiale con cui sono realizzati questi ornamenti. I piercing possono essere in metallo, osso, corno, resina acrilica o teflon. Ma capita che il nostro corpo sviluppi intolleranza verso un certo materiale anche d’improvviso. E il risultato più comune è una reazione allergica, con rossori, pruriti e altri fastidi. In questo caso è meglio togliere il vecchio piercing e sceglierne uno in acciaio chirurgico e inossidabile o in altri materiali ipoallergenici.
Può anche darsi che il problema sia scatenato dalle cellule morte o dagli oli naturali della nostra pelle. Tali sostanze organiche si mescolano e si attaccano al foro. Da qui la produzione dell’olezzo putrescente.
Soluzioni naturali per risolvere il problema
Un ottimo sistema per eliminare il cattivo odore e bloccare l’infezione (o almeno arginarla) è levarsi l’orecchino e lasciare scorrere l’acqua calda nel foro. E già che ci siamo, sarebbe utile utilizzare anche un sapone antibatterico per disinfettare un po’ la zona e nettarla dalle cellule morte. Quando l’infezione è palese possiamo invece disinfettare la zona mescolando del sale fino con dell’acqua distillata. Diciamo un pizzico di sale per un bicchierino da 20 centilitri di acqua. Con una garza di cotone imbevuta dobbiamo tamponare leggermente l’area infetta. E poi è necessario usare un’altra garza di cotone asciutta per asciugare.
Quando invece il buco è nuovo, l’arrossamento e il cattivo odore sono effetti naturali. Ed è meglio non toccare troppo il foro. Il massimo che possiamo fare è lavare la parte senza togliere l’orecchino con acqua e sale marino o fisiologica, anche due volte al giorno. E se la zona appare gonfia? Be’, qui l’infezione è più grave. E bisogna agire con criterio. O ci si rivolge a un dermatologo o si usa una soluzione antisettica per disinfettare a fondo.