Si dice: morto un papa se ne fa un altro. Ma la morte di un papa è un evento tragico per l’intera Cristianità e un terremoto politico per il Vaticano. Se il pontefice è malato da tempo, e si sa che sta per abbandonare questo mondo, i cardinali hanno tutto il tempo per organizzarsi e cominciare a pensare a un successore. Quando il decesso è improvviso, sul seggio di Pietro calano le tenebre. La gente diventa sospettosa e nascono strane idee: si parla di complotti, omicidi, segreti e terribili misteri irrisolti.
Prendiamo per esempio la morte di Giovanni Paolo I, avvenuta quando nessuno se l’aspettava, nella notte del 28 settembre 1978. Dopo trentatré giorni appena di pontificato. Per la Chiesa cattolica non c’è mai stato un evento più scioccante e destabilizzante. E ancora oggi non sappiamo nulla di certo su quel decesso.
La morte del papa che fece tremare la Chiesa
Papa Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani, era ancora relativamente giovane: aveva sessantasei anni. E non mostrava particolari problemi di salute. I suoi medici dicevano che fosse debole di costituzione, ma era continuamente monitorato, e sembrava più o meno sano. Ciononostante fu stroncato nel suo letto da un malore mai ben definito. All’inizio si parlò di un infarto miocardico acuto. Ma non ci fu mai un’autopsia e manca anche un bollettino medico ufficiale. Qualcuno all’interno del Vaticano sostenne che papa Luciani spirò per embolia polmonare o per arresto cardiaco dovuto al sovradosaggio di un farmaco.
Appena la notizia divenne di dominio pubblico, in tutto il mondo si diffuse il sospetto. In molti erano convinti che il decesso non fosse avvenuto per cause naturali. Il comunicato stampa del Vaticano era pieno di inesattezze e taceva molti particolari sul caso. Come per esempio il fatto che il corpo del papa fosse stato trovato da una suora. Da un lato, una frangia della Chiesa chiamò in causa fatti soprannaturali e prodigi. Dall’altro, i cospirazionisti cominciarono a parlare di massoneria, mafia, cardinali corrotti, avvelenamenti, manovre criminali della Banca Vaticana, eccetera.
Teorie alternative
Il teologo Abbé Georges de Nantes , che ha studiato a lungo la vicenda della morte del papa, crede che Giovanni Paolo I avesse scoperto un certo numero di sacerdoti massoni in Vaticano e che fosse pronto a denunciarli. Secondo de Nantes, papa Luciani aveva anche proposto di riformare il culto di Nostra Signora di Fatima, scontrandosi con i teologi più importanti del Vaticano. Per questo il papa sarebbe stato assassinato: avvelenato, per la precisione.
Quasi tutte le teorie del complotto riferite alla morte del papa nascono dal sospetto che il pontefice fosse osteggiato da una corporazione finanziaria o religiosa deviata del Vaticano. Gli storici sono concordi nel fatto che Luciani non andò mai d’accordo con i vertici dello IOR e che fosse contrario alle speculazioni economiche interne alla Chiesa. Alcuni complottisti parlano spesso dell’udienza privata del 28 settembre con il cardinal Villot e di un litigio tra il papa e i più potenti cardinali.
Il libro In God’s Name di David Yallop del 1984 divenne un bestseller. Il libro trattava proprio di una teoria del complotto. Yallap sosteneva che il papa cercò di lottare contro la corruzione nella Banca Vaticana, che possedeva molte azioni del Banco Ambrosiano. La corruzione è un fatto reale, così come i buchi di varie centinaia di milioni di euro nell’istituto finanziario. Yallop si spinge a sostenere che dei cardinali massoni uccisero papa Giovanni Paolo I per zittirlo.
Nuove teorie
La giornalista Stefania Falasca, esperta di papa Luciani, ha pubblicato un saggio nel 2017 intitolato Cronaca di una morte , in cui rivelava che Giovanni Paolo I aveva lamentato dolori al petto poche ore prima della sua morte, e anche la sera prima. E pare che nessuno prestò fede a questi suoi malesseri: nessuno chiamò un dottore. La Falasca ha intervistato la suora che lo ha trovato e ha studiato documenti inediti dell’Archivio Segreto Vaticano…
Nessuna di queste teorie, per quanto intriganti, è in grado di determinare la causa di morte del papa. Non esistono infatti prove a sostegno di nessuna di queste teorie.
