L’insalata fa bene. E tutti dovremmo mangiarne il più possibile. Ma bisogna stare sempre attenti agli ingredienti che scegliamo. Possiamo infatti rischiare infezioni batteriche, intossicazioni e nel caso peggiore possiamo morire avvelenati! Non ci credete? Capita spesso purtroppo…
Nel 2016, in Inghilterra scattò l’allarme per la rucola killer. Una verdura venduta in busta che diffuse fra la popolazione un batterio molto fastidioso. Più di trecento persone furono infettate e un’anziana rischiò la vita. Il batterio in questione era l’Escherichia coli, il batterio fecale.
Morire avvelenati da un’insalata… succede!
Capita più spesso del previsto. Gli amanti dei sapori naturali e dell’agricoltura bio, raccolgono verdure dai campi o dai loro giardini, senza sapere di star mangiando delle erbe tossiche. E così rischiano di morire avvelenati. Ultimamente è capitato a una donna della provincia di Bergamo, poi ricoverata in ospedale con una grave intossicazione. La signora sessantanovenne aveva letto su un blog del foraging, ovvero della nuova moda di impreziosire le insalate con erbette e arbusti selvatici. E così ha colto delle erbe tossiche. Le ha aggiunte alla lattuga e le ha mangiate. E poi l’hanno portata in ospedale! Nel caso specifico la donna aveva raccolto del veratro (Veratrum album), una pianta rizomatosa tossica molto diffusa in Italia.
Gli esperti ci avvertono di stare lontani soprattutto dai vegetali appartenenti alla famiglia delle Ranuncolacee. Ovvero ai ranuncoli, all’aconito, alla speronella e all’adonide estiva, che hanno un aspetto invitante ma sono prodotti particolarmente tossici. Attenti poi alla belladonna, le cui foglie possono assomigliare a quelle del basilico. Si tratta di una pianta velenosissima e allucinogena.
Una morte orribile
Tempo fa il programma americano 1000 ways to die raccontò la storia di Bobby, un pantofolaio appassionato di reality show di sopravvivenza, tipo L’Isola dei Famosi. Per gioco, Bobby organizzò una gita nel bosco, per provare a sopravvivere un paio di giorni senza alcuna attrezzatura. Si portò dietro solo una telecamera per filmare il suo documentario. E come prima cosa si preoccupò di prepararsi del cibo. Volle prepararsi una bella insalata primaverile con tante foglie invitanti trovate sul posto. Il sapore pareva buono…
Ma Bobby non ha avuto neppure il tempo di concludere il pasto. In due minuti, crollò a terra e morì. Le verdure della sua insalata erano in realtà piante estremamente velenose. Aveva infatti scelto foglie di oleandro, di digitale e cicuta. Tre veleni potentissimi, che gli bloccarono il cuore, lo stomaco e il cervello. Visto? Morire avvelenati da un’insalata è più facile di quel che si pensa.