I packaging in plastica sono gli involucri dei prodotti alimentari e non che costituiscono una piaga per l’ecologia. Fonte “inesauribile” di inquinamento: ecco chi detiene il primato per numero…
In ogni settore dell’industria sono presenti gli imballaggi. Se pensiamo ad esempio ad un cosmetico, ad un quaderno e addirittura ad un alimento come la frutta scopriamo sia ricoperto di imballaggi. Molti attivisti cercano di consumare prodotti che non siano imballati o comunque tentano, quante più volte possibile, di riutilizzare gli imballaggi. Se sei curioso di scoprire chi detiene il primato per numero di imballaggi continua a leggere…
Packaging: una questione di necessità?
Come è possibile che per acquistare una mela c’è la necessità di acquistare il pacchetto completo? In che senso Contenitore di plastica, pellicola, retina, tanto di etichetta e sacchetto… Come è possibile fare bene al nostro pianeta se persino acquistare un prodotto naturale, della terra, come una mela appunto, risulta essere un ingente spreco di plastica e altri materiali decisamente non riciclabili? Una vera e propria piaga che affligge il nostro pianeta. Dopo gli America (41% del totale mondiale) è l’Europa (24% del totale) il continente che produce il maggior numero di packaging. Al terzo posto l’Asia che fissa al 21% la percentuale di produzione di imballaggi di plastica o meglio detti “futuri rifiuti”.
Imballaggi: non preoccupa solo il numero…
Ebbene sì, tutti gli imballaggi sono destinati a diventare rifiuti, subito dopo il loro utilizzo (prendere, comprare, portare a casa). Secondo un resoconto scientifico dei ricercatori dell’Università dell’Illinois pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of Industrial Ecology, noi siamo secondi in classifica per produzione, preceduti solo dagli USA. Per quanto riguarda i consumi “poco meglio”. Infatti, prima di noi si posizionano America e Asia. Ovviamente molto inficia il fattore “esportazione”.
I prodotti che necessitano del maggior numero di imballaggi sono i prodotti alimentari, nello specifico ittici e carni. Un vero e proprio spreco… Per poter contribuire alla risoluzione del problema bisognerebbe prediligere prodotti a km 0, che spesso, per la loro politica “bio”, non hanno imballaggi. Una buona abitudine è quella di riutilizzare i sacchetti soprattutto di carta e biodegradabili, evitando quelli in plastica. I contenitori di vetro, poi, sono da preferire alla plastica…