L’uomo contemporaneo è un fenomenale consumatore di pollo e di uova. E le galline sono da millenni animali a noi molto familiari. Possiamo dire che l’addomesticamento di questi volatili è stata una tappa importantissima per l’evoluzione umana.
Una nuova ricerca ha cercato di scoprire il momento e il luogo preciso in cui l’uomo cominciò ad allevare le galline a scopo alimentare.
Galline: quando abbiamo cominciato ad allevarle?
Oggi un pollo allevato è grosso più del doppio di un pollo selvatico. E c’è una differenza enorme anche fra la dimensione dei polli allevati cinquant’anni fa e quelli odierni. Dalla loro iniziale diffusione nell’Asia occidentale, le galline sono cambiate parecchio e sono diventate una risorsa indispensabile (forse abusata e pericolosa) per la società umana.
Dei ricercatori inglesi hanno ora scoperto un’associazione fra l’introduzione della coltivazione del riso e l’allevamento delle galline. Migliaia di anni fa il Gallus gallus era diffuso solo in Asia. E l’uomo ha cominciato a cibarsene sporadicamente e a cacciarlo già nella preistoria. Alcuni antropologi avevano ipotizzato che l’uomo avesse cominciato ad allevare i polli già diecimila anni. Ma secondo il nuovo studio questa stima è inesatta. Durante la preistoria, i polli erano considerati animali esotici e poco appetibili.
Furono addomesticati in Cina, questo è certo. Ma quando di preciso? La nuova ricerca risponde che l’addomesticamento avvenne quando si diffusero su larga scala le coltivazioni di riso. Secondo il nuovo studio, dunque, fu proprio il riso a portare i galli rossi, che vivevano nelle foreste, a contatto con l’uomo. Cercando cibo, le galline si spingevano nelle coltivazioni. E gli uomini hanno imparato a consumarne regolarmente la carne per fermarne l’avanzata.
Da Gallus gallus a Gallus gallus domesticus
L’antenato del Gallus gallus era l’uccello rosso della giungla. Poi, con lo sviluppo della coltivazione del riso secco, molti uccelli selvatici della giungla sono diventati più familiari all’uomo. Non possiamo dunque parlare di diecimila anni fa. Forse l’addomesticamento ebbe inizio nel 3000 a.C. o addirittura nel 2000 a.C.
Intorno al 1500 a.C. ebbe inizio la diffusione nel Mediterraneo. E così la vecchia gallina si trasformò nell’odierno Gallus gallus domesticus. Giunse poi in Italia, grazie alle rotte di greci, etruschi e fenici. Ma durante l’età del ferro, in quasi tutta Europa, i polli erano venerati e generalmente non considerati cibo. Gli studi hanno dimostrato che molte galline venivano seppellite integre, quindi non macellate. Per i Romani, la gallina era un animale di compagnia.