Una leggenda scomparsa troppo presto, un uomo che ha lasciato un bellissimo ricordo in tutti quelli che lo hanno conosciuto, soprattutto lavorando con lui. Parlano i suoi film, la sua disciplina e… le sue gesta.
Un atleta straordinario che ha avuto successo come attore grazie allo sport che praticava da una vita: le arti marziali. È morto ormai da quasi 50 anni, ma tutti lo ricordano come una persona umile e buona. Avete capito di chi stiamo parlando?
Bruce Lee, una leggenda che vive ancora
Bruce Lee è considerato il più influente e famoso artista marziale di tutti i tempi, nonché uno degli attori più ricordati per la diffusione di questa disciplina nel mondo. I suoi film sono stati prodotti a Hong Kong e a Hollywood e lo hanno fatto diventare famoso sia in oriente che in occidente. Ci sono, però, almeno dieci cose su Bruce Lee che la maggior parte dei suoi fans non conoscono. Di seguito ve le sveleremo.
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- Aveva problemi di salute: sembra strano, vista la prestanza fisica, ma era proprio così. Nel 1973 a causa di un attacco epilettico fu portato in ospedale dove scoprirono un edema cerebrale. Questo altro non è che una ritenzione di liquidi che provoca gonfiore nel cervello. All’inizio i medici pensarono che non fosse grave ma, qualche mese dopo, il 20 luglio 1973, Bruce Lee accusò un forte mal di testa. Prese un’aspirina e un anestetico che causarono la formazione di un altro edema (dovuto all’allergia che si era scatenata) causandogli la morte a soli 32 anni.
- Aveva degli studenti privati: essendo un maestro di arti marziali, Bruce Lee era in grado di insegnare la disciplina a chi lo desiderasse. Tra i suoi allievi si ricordano attori e registi (oltre che suoi amici) del calibro di Steve McQueen, Roman Polanski, Sharon Tate e Chuck Norris. Questi personaggi si affidavano a Lee per allenarsi in ruoli di film d’azione o per rafforzarsi mentalmente. Lo ricordano tutti come un grande motivatore.
- Non è stato accettato al servizio militare. Bruce Lee era nato a San Francisco quindi sarebbe stato idoneo a servire l’America nella guerra del Vietnam. Fu scartato per una menomazione visiva e per via di un testicolo che non era mai sceso.
- Si è fatto rimuovere le ghiandole sudoripare delle ascelle. Questo perché ci teneva alla sua immagine e, da buon attore, non voleva che si vedessero le chiazze di sudore sui vestiti nel caso di scene d’azione. Alcuni pensano che la causa della sua morte prematura sia da attribuirsi proprio a questa operazione, però non ci sono evidenze che lo possano confermare.
- La sua vita a Seattle. La maggior parte delle persone non conosce quel periodo in cui Lee abitò a Seattle insieme al padre. Qui rimase per cinque anni quando, ancora squattrinato, aprì una scuola di arti marziali nello scantinato per pagarsi gli studi in filosofia, che terminò proprio in quella città.
Altre curiosità sulla sua vita
Ci sono altri cinque punti sull’esistenza di Bruce Lee di cui non si è mai parlato e che in pochi conoscono. Quindi continuiamo la nostra carrellata ripartendo dal sesto punto.
6. Era un ballerino di Cha-cha. Ballare per Bruce Lee era molto importante perché gli permise di imparare a mantenere l’equilibrio. Era bravo nel cha-cha cubano e vinse anche dei premi come ballerino in questa disciplina.
7. Non credeva nel multitasking. Per lui, infatti, era fondamentale concentrarsi su una cosa per volta. Non si distraeva mai quando aveva un obiettivo, finché non raggiungeva il massimo livello. Doveva essere il migliore in tutto quello che faceva.
8. Non era ebreo: anche se il suo bisnonno da parte di madre lo era. Quest’uomo era per metà olandese e per metà tedesco, e si era trasferito a Hong Kong come ambasciatore per l’Olanda. Quindi nelle vene di Lee scorreva anche sangue europeo!
9. Sognava di combattere con Muhammad Alì. Un sogno che non si è mai avverato, anche se Lee sapeva che non avrebbe mai potuto sconfiggere un campione di pugilato come la leggenda di Alì.
10. Jackie Chan perde contro Bruce Lee. Durante la scena di un film, Chan prende di spalle Lee che, per sbaglio, lo colpisce con un bastone per davvero. La forza del colpo stordisce il povero Chan. Bruce si sentì così tanto in colpa che stette vicino all’uomo durante tutte le cure per dargli supporto.