Lo storico Prisco ci racconta che Attila, re degli Unni, fu seppellito sotto il letto di un fiume il cui corso era stato deviato. Tutti gli uomini del suo popolo si tagliarono i capelli e si ferirono il volto per bagnare di sangue la tomba del re. Gli schiavi che scavarono la fossa furono poi uccisi, affinché non rivelassero ad alcuno il luogo della sepoltura.
Per secoli storici e avventurieri hanno cercato la tomba di questo grande re. Anche perché lo stesso Prisco ci dice che l’unno fu seppellito insieme a grandi tesori. Pare che il suo corpo riposi in un triplo sarcofago d’oro, argento e ferro con il bottino di tutte le sue conquiste. Finora, però, il mistero sul luogo di inumazione non è stato ancora risolto.
Il mistero della tomba di Attila
Re dell’immenso impero Unno dal 434 al 453 d.C., Attila viene ricordato come il Flagello di Dio. Fu un feroce condottiero, uno spregiudicato generale e un uomo misterioso. Con la sua avanzata sconvolse gli equilibri europei, muovendo un vero e proprio flusso migratorio di esuli verso i confini romani. Conquistò la Pannonia, i Carpazi, la Grecia, le province balcaniche, l’Italia del Nord e la Gallia.
Dopo essersi ritirato dall’Italia tornò nel suo palazzo (che era una grande tenda mobile) sul Danubio. E qui morì, durante un banchetto di nozze. Ecco perché gli storici ipotizzano da secoli che Attila sia stato sepolto vicino al palazzo dove spirò. Dato che quel palazzo era mobile, come uso degli Unni, non ne conosciamo l’esatta posizione. Ed è per questo che non riusciamo a localizzarne il cadavere. Gli Unni lo hanno nascosto bene. Era quella la loro tradizione: nessuno doveva mai più avvicinarsi alla tomba del grande re.
Ipotesi e leggende
Tempo fa circolava la notizia che un archeologo inglese avesse scovato un sarcofago d’oro a Budapest, in seguito ai lavori di restauro su un ponte del Danubio. Ma si trattava di una fake news. Sempre in Ungheria negli anni ’50 dei ricercatori trovarono una tomba di un capo dal ricco corredo funebre. La tomba era associata a una spada in ferro meteorico. Esami specialistici misero però subito in luce che si trattava di una tomba più recente, forse di un mongolo.
Secondo alcune leggende il sarcofago di Attila potrebbe essere nascosto proprio sotto il Danubio. Dopo aver deviato il fiume, gli Unni avrebbero fatto tornare le acque sulla terra della sepoltura. Ma non è detto che il fiume sia proprio il Danubio. Altre fonti citano il Tibisco. Un’altra possibilità è che il terribile re sia nascosto sotto i monti, nella lingua di terra fra il Danubio e il Tibisco.