Che fine faranno i contanti e i bancomat? I Governi di tutto il mondo (UE compresa) vorrebbero dire addio per sempre alla cartamoneta. E hanno già posto tetti più o meno stringenti per i prelievi e i pagamenti in banconote.
I soldi, per tutti, hanno più senso quando si concretizzano in contanti. I pagamenti con carta di credito o debito sono però più vantaggiosi e sicuri per l’economia, i consumatori e per l’ambiente…
Bancomat e contanti addio: il mondo farà a meno della cartamoneta
Il contante è solo all’apparenza un medium di pagamento più pratico, immediato e sicuro. La circolazione di moneta cartacea è in realtà dannosa a livello finanziario, sociale e fiscale. Ecco perché nei prossimi anni potrebbero sparire tutti i bancomat. Non ci sono infatti dubbi che l’eccesso di denaro contante contribuisca a rendere il mondo più povero, ingiusto e instabile.
Innanzitutto il contante frena le politiche monetarie, favorisce l’evasione fiscale , la criminalità organizzata, le frodi, la corruzione e il lavoro nero…
Chiunque si intenda almeno un po’ di finanza e politiche socio-economiche sa che i piccoli risparmiatori non sarebbero penalizzati dai limiti al contante. Si dice che il contante sia più comodo per gli acquisti di tutti i giorni, ma non è così. Secondo le ultime indagini della Banca centrale europea soltanto il dieci percento di tutte le banconote in circolo viene utilizzato per i normali acquisti di individui e famiglie. E il resto?
Evasione e malavita
Tutto il resto si perde nel sottobosco. Cioè nell’economia sommersa. Nelle banche che tengono al sicuro guadagni illeciti, patrimoni di grandi evasori e truffatori. I narcotrafficanti e i mafiosi usano il contante. Ecco perché gli Stati vogliono abolire gradualmente la cartamoneta e dismettere i bancomat. C’è chi pensa che in futuro potrebbero circolare solo piccoli tagli.
In molti Paesi dell’estero la moneta contante è già quasi del tutto sparita. E l’utilizzo del bancomat è riservato soltanto ai turisti. In Italia abbiamo ancora un tetto di duemila euro. E la gente non sembra pronta a pagare solo con la carta o il proprio smartphone. In pratica, l’Italia è una delle nazioni agli ultimi posti per utilizzo della moneta elettronica. E infatti siamo uno dei Paesi con più evasione fiscale, corruzione e lavoro nero.
Ma qualcosa si muove anche da noi. Il 31 dicembre 2022 scadrà il pagamento in denaro fino a un massimo di duemila euro. Dunque dal primo gennaio 2023 entrerà in vigore il tetto di mille euro per tutti i pagamenti in denaro.