Il sogno di tutti, o quantomeno di molti: non invecchiare mai. Lo si può fare, grazie a una miracolosa ricetta biologica. Come? Utilizzando delle proteine che fanno regredire una cellula adulta (diciamo pure vecchia) in una cellula staminale. La ricerca è stata portata avanti da una vera e propria star della biologia molecolare. Il professore di Harvard David Sinclair.
In pratica, il professor Sinclair dice di aver ringiovanito delle cellule vecchie di topi. La ricerca, avviata nel 2020, dimostrerebbe che topi anziani con problemi di vista e retine danneggiate possono tornare di nuovo a vedere. E questo grazie a una particolare proteina…
La miracolosa ricetta biologica che inverte il processo dell’invecchiamento
Davvero questa ricerca dimostra che si può invertire il processo di invecchiamento delle cellule? Se così fosse, si tratterebbe davvero di una svolta epocale. Pensateci… Non stiamo parlando solo di ritardare o bloccare l’invecchiamento, ma di invertirne il processo. Cioè di far tornare una cellula vecchia e danneggiata alla purezza della sua giovinezza!
Sinclair sostiene che l’invecchiamento sia una vera e propria malattia da curare. Anzi, la definisce l’origine di tutte le malattie. E in un certo senso è così. Potendo invertire il processo dell’invecchiamento attraverso una prodigiosa ricetta biologica, scomparirebbero molte malattie legate alla degenerazione cellulare. Per esempio la demenza, l’osteoporosi, l’insufficienza venosa cronica, il diabete…
Effetto Benjamin Button
Fosse davvero confermato, lo studio di Sinclair rivoluzionerebbe la nostra vita, la medicina e tutta la biologia umana. La sua ricerca parte dalle intuizioni della ricercatrice Shinya Yamanaka, premio Nobel nel 2007, che riuscì a riprogrammare le cellule della pelle umana adulta in modo che si comportassero come cellule staminali embrionali o pluripotenti. Quelle determinate cellule staminali pluripotenti indotte oggi sono conosciute come “fattori Yamanaka“.
Ma c’è un problema: le cellule adulte che tornano alla condizione di cellule staminali tramite fattori Yamanaka perdono la loro identità. In pratica se sono cellule nervose smettono di essere cellule nervose. Se sono cellule epiteliali tornano a essere staminali generiche. E pare anche che i topi trattati con questi fattori sviluppassero tumori maligni.
Sinclair ha usato solo tre dei quattro fattori e li ha uniti a un virus innocuo, ossia a una proteina semplice. Il virus è stato progettato per fornire i fattori di ringiovanimento Yamanaka alle cellule gangliari della retina danneggiate nella parte posteriore dell’occhio di una cavia anziana. E ha funzionato! Dopo aver iniettato il virus nell’occhio, i geni pluripotenti sono stati attivati somministrando al topo un antibiotico, e il topolino è tornato a vedere….