L’influencer che toglie i filtri e denuncia la tirannia del fotoritocco: ecco la realtà

Che cos’è la verità? Da secoli l’uomo si pone questo problema, impallidendo di fronte alla gravità logica e filosofica del quesito. Ma oggi, paradossalmente, è più facile immaginare una risposta sensata: la verità è ciò che si nasconde dietro l’apparenza. La realtà che si libera dei veli artificiali della menzogna. Prendiamo una semplice fotografia. La verità è la foto così com’è venuta fuori dallo scatto. Menzogna è invece la foto appesantita da mille filtri e dal fotoritocco.

Josephine è una influencer danese di ventitré anni, una paladina del concetto body positive e della naturalezza esposta sui social. Da un po’ di tempo condivide con i suoi tanti follower foto che mostrano il prima e dopo l’intervento di fotoritocco.

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Il messaggio di Josephine: “Real girls are never perfect and perfect girls are never real.” (Instagram) – www.curiosauro.it

Oltre il fotoritocco: la bellezza della verità

Giù una foto in sé, direbbero i filosofi, non è la verità, ma una manifestazione esteriore e parziale di un fatto. Una foto modificata con Photoshop e filtri vari è un puro artefatto, una menzogna, un fake. E la nostra contemporaneità è dominata dalla tirannia del falso. Tutte le foto che vediamo sui social sono pesantemente ritoccate: mostrano una perfezione irreale e stereotipante. Nulla è più spontaneo e reale. Ma su Instagram c’è qualcuno che prova a ribellarsi al triste stato delle cose. Di recente Josephine (@josephinelivin) ha condiviso una serie di foto prima e dopo per mostrare quanto possa essere diversa la realtà dall’apparenza rivelata dai social. La sua è una denuncia del fotoritocco e della menzogna che impera sul web. Real contro fake.

“Non devi sembrare perfetto”, scrive Josephine su Instagram, come didascalia ad alcuni suoi scatti in cui si vedono affiancate una foto artefatta e una reale. In uno scatto vediamo la modella magra, con la pelle lucente, i capelli bellissimi e in una posa da vera star. Nell’altro la ragazza sorride naturalmente, mostrando la pancia, i fianchi un po’ larghi e una postura meno finta e magari anche dei denti un po’ storti.

Body positive e inganno morale

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Foto fake contrapposte a foto reali. Un post di Josephine (Instagram) – www.curiosauro.it

Quello del body positivity è un movimento sociale e culturale che prova a promuovere l’accettazione di tutti i corpi a prescindere da forma, taglia, colore della pelle… Si tratta di ribellarsi agli standard artificiali di bellezza imposti dalla moda, dai media e dal web.  L’ascesa di Instagram ha da un lato reso le foto sempre più ritoccate e fasulle, ma dall’altro ha anche ispirato un dibattito più o meno costruttivo sugli standard culturali della bellezza femminile. Ogni corpo rivela dei difetti. Ma negandoli nell’apparenza di una foto postata online non ce ne sbarazziamo né miglioriamo come persone. Anzi, rischiamo solo di peggiorare il nostro rapporto con chi siamo davvero.

Le persone continueranno per sempre a cercare di modificare la propria apparenza, di mostrarsi attraverso un profilo migliore: è naturale e accettabile. Ma, attraverso i social e lo strapotere dei filtri e dei modelli inarrivabili di perfezione, si rischia una deriva alienante e spersonalizzante. I terapeuti denunciano da anni i seri danni provocati dal confronto con modelli sbagliati. I più giovani sono sempre più insicuri, tesi e nervosi. Sognano un’identità perfetta, che corrisponde all’immagine fasulla creata da filtri e app di fotoritocco. Ciò non fa bene alla psicologia degli individui. La percezione che ogni individuo ha del proprio corpo può influenzare notevolmente la sua salute mentale e il benessere generale. In particolare negli adolescenti che sono i soggetti più fragili.

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