Finalmente possiamo fare chiarezza sulle modalità di erogazione del bonus anti-inflazione da 200 euro. La misura introdotta da luglio aiuterà con un contributo una tantum una platea di circa 31,5 milioni di italiani. Lavoratori, disoccupati e pensionati.
Il bonus, stanziato dal decreto Aiuti (Dl 50/2022), sarà offerto ai lavoratori dipendenti del settore privato, del pubblico, domestici, stagionali, lavoratori del turismo e dello spettacolo. Per ciascuna categoria, ovviamente, valgono dei precisi requisiti e regole diverse.
Guida al bonus 200 euro: chi può beneficiarne?
Partiamo dai dipendenti privati e dalle partite IVA. Il bonus 200 euro arriverà a 13,8 milioni di dipendenti del privato e partite IVA direttamente nella busta paga di luglio. Come? Erogato dal datore di lavoro, che dovrebbe recuperare gli importi versati con la denuncia Uniemens. Ma i lavoratori beneficiari devono rispettare dei requisiti. Uno: devono aver beneficiato almeno per un mese (da gennaio ad aprile) dello sconto contributivo dello 0,8% previsto dalla legge di Bilancio 2022. Uno sconto che spetta a chi ha una retribuzione imponibile mensile entro 2.692 euro. Due: i lavoratori devono dichiarare di non percepire trattamenti pensionistici o reddito di cittadinanza.
Questa è la situazione per ora, in base al passaggio dalla bozza iniziale alla versione finale del Dl Aiuti (che è entrato in vigore dal 18 maggio). E in pratica non c’è più traccia della norma che impone di restituire il bonus nel caso di verifica a fine anno della mancanza dei requisiti. Probabilmente il controllo sarà effettuato su base mensile, senza conguaglio. Quando? A dicembre.
Problemi e critiche
Il tanto atteso bonus da 200 euro spetterà anche a colf, baby sitter, badanti e collaboratori domestici che abbiano in corso uno o più rapporti di lavoro al 18 maggio 2022. E questi lavoratori dovranno chiedere in autonomia il bonus con una domanda all’INPS, tramite un patronato.
La misura può essere richiesta anche ai lavoratori stagionali, dello spettacolo e a tempo determinato del turismo, anche se sono già beneficiari delle indennità Covid previste per chi aveva perso o ridotto il lavoro nel 202. L’erogazione in questo caso sarà automatica da parte dell’INPS. Gli stagionali devono invece fare domanda all’Istituto, con modalità ancora da definire.
In pratica il bonus da 200 euro andrà a quei lavoratori che per qualsiasi ragione (malattia, maternità, congedo parentale, infortunio) hanno avuto un abbassamento dell’imponibile previdenziale nel primo quadrimestre. Ma i software che si usano nelle aziende non sono sempre riusciti a garantire ai lavoratori l’applicazione dello sconto contributivo previsto dalla legge di Bilancio, da gennaio.