Essere multitasking è una delle skills più richieste, soprattutto dal mondo del lavoro contemporaneo. Ma quello che potrebbe sembrare un vantaggio si rivela essere tutt’altro…
Ciò che ha cambiato il modo di essere è soprattutto l’avanzare della tecnologia, l’uso continuo e quasi ossessivo di più dispositivi contemporaneamente di più dispositivi elettronici come smartphone, tablet, pc, eccetera. Utilizzare il cervello in modalità multitasking, però, potrebbe non essere proprio del tutto producente. Insomma non costituire un reale vantaggio…
Come è cambiato il nostro cervello
Negli ultimi tempi la vita ci richiede sempre più competenze in minor tempo. Meno tempo, insomma, per fare più cose, attraverso l’uso di molteplici dispositivi elettronici. Su Psychological Science è stato pubblicato il resoconto di uni studio che ha visto coinvolti 200 volontari. Questi ultimi dovevano ricordare il maggiori numero di parole e numeri che scorrevano su uno schermo. Una parte dei partecipanti poteva concentrarsi unicamente su questo compito, un’altra doveva effettuare questo esercizio mentre ascoltavano musica o comunque “disturbati” da altre attività.
Multitasking, ma a che pro? E quale vantaggio?
I ricercatori hanno scoperto che su una serie di 20 i partecipanti del gruppo senza distrazioni ricordavano in media 8 (tra parole e numeri), mentre le persone “disturbate” da altre attività solo 5 (tra parole e numeri). Quindi essere multitasking distrae il cervello e non dà ad esso la stessa capacità di ricordare come quando si impara senza distrazioni. Ciò non vuol dire che non ci riesce – tra le tante cose – a focalizzarsi su di una in maniera più accurata. Questo perché la nostra mente non è infinita, ma ha un limite. Di sicuro, se ci si vuole focalizzare su qualcosa, è meglio quindi farlo senza troppe distrazioni.
