L’acqua che beviamo non è pura al 100% e questa non è una novità. Ma esiste un modo per scoprire se è davvero sicura da bere? Noi diamo per scontato che lo sia, però un ulteriore controllo non farebbe di certo male.
L’acqua è vita, se non ci fosse non esisteremmo nemmeno noi. Quindi è doveroso sapere se l’elemento più importante sia puro o contaminato. Scopriamo se esiste un metodo per scoprirlo!
L’acqua che beviamo è sicura?
Sarebbe il caso di saperlo, perché spesso non lo è. Purtroppo, infatti, i controlli per l’igiene e la sicurezza eseguiti per il cibo non sono così accurati per l’acqua e questo, alla lunga, potrebbe diventare un problema serio. I contaminanti più comuni che si possono trovare sono:
- Batteri e virus.
- Sostanze chimiche.
- Metalli e radionuclidi.
Spesso diamo per scontato che sia pura perché l’aspetto, il sapore e l’odore ci sembrano regolari. Purtroppo, però, questi elementi non sono indice di purezza. Ma come possiamo capire se l’acqua che stiamo bevendo sia potabile? Esiste in commercio qualche dispositivo che ci permette di testarla? Sembrerebbe proprio di sì! Si chiama TestDrop ed è un gadget brevettato dall’azienda israeliana Lishtot. Il dispositivo è piccolo abbastanza da adattarsi a un portachiavi, ed è in grado di stabilire se l’acqua sia contaminata o meno.
Come funziona il TestDrop?
Il test è in grado di stabilire se l’acqua è contaminata con la semplice pressione di un pulsante. Funziona senza toccare il liquido, ma scansionando il suo campo elettrico che risulta diverso in base al materiale di contaminazione (dal cloro ai metalli pesanti, ecc). Il dispositivo emette una luce blu se è sicura da bere e una rossa in caso contrario. TestDrop può testare la presenza fino a 20 agenti inquinanti, senza mai essere immerso nel liquido!
Lo scopo dell’azienda, ci tiene a ribadire il CEO Netanel Raisch, non è solo quello di fare business e guadagnare soldi, ma anche quello di aiutare le popolazioni più a rischio acqua contaminata. In India, infatti, sta per essere lanciato il progetto testing as a service, proprio per aiutare il paese a determinare nel miglior modo possibile se l’acqua sia inquinata o meno (e sappiamo tutti i problemi che lo Stato indiano ha in tal senso). Un plauso alla società Lishtot è doveroso a questo punto, perché un business sano e sostenibile dovrebbe focalizzarsi sempre sull’aiuto verso gli altri!
