Se diventassimo tutti vegetariani sicuramente il mondo si trasformerebbe in un posto migliore. Ne sono convinti in tanti, soprattutto perché consapevoli che la produzione di carne è deleteria per via delle alte emissioni di CO2.
Gli sforzi che si stanno facendo per tutelare l’ambiente non sono sufficienti e gli esperti lanciano l’allarme. In particolar modo si parla di carne, e dei possibili sostituti per fermare una produzione eccessiva e fortemente inquinante.
Vegetariani si diventa
Nonostante il numero crescente di sostituti della carne, il consumo di quest’ultima è ancora elevato. Questo perché le alternative sono troppo costose e nessuno fa nulla per abbassare i prezzi. Lo conferma anche una recente ricerca portata avanti da Mitesh Kataria, professore associato di economia presso la School of Business, Economics and Law dell’Università di Göteborg, in Svezia.
Lo studioso, infatti, afferma che per convincere i gruppi più indecisi a diventare vegetariani è necessario ritoccare i prezzi… al ribasso! Ci sono studi scientifici che lo dimostrano, esperti che si sono messi in gioco con le loro ricerche, e attivisti che in tutto il mondo protestano: è il cibo, in particolar modo la produzione di carne, una delle principali fonti di emissioni di gas serra. Oltre a questo, gli altri due settori altamente inquinanti riguardano i trasporti e gli alloggi, dove sarà necessario apportare cambiamenti sostanziali a breve!
Le proposte
La ricerca svedese di Mitesh Kataria si basa su un massiccio sondaggio fatto agli svedesi carnivori. La domanda principale è stata quanto sarebbero disposti a pagare per un’alternativa agli hamburger di carne in un ristorante. La scelta, ovviamente, era tra panini con vera carne, quelli con carne prodotta in laboratorio e quelli vegetariani. La conclusione a cui i ricercatori sono arrivati riguarda essenzialmente il prezzo. Per far fare una scelta di tipo vegetale, infatti, sono necessarie ampie differenze di costo! Circa un partecipante su tre al sondaggio prenderebbe in considerazione il passaggio a un hamburger vegetariano se il prezzo fosse inferiore a due terzi di quello di un hamburger di carne.
Oltre a questo aspetto, gli hamburger vegetariani sono stati scelti soprattutto dalle persone che li avevano già assaggiati in precedenza. Da questo si evince che la scelta verso il naturale viene fatta se: si è prima assaggiato il prodotto, e se il prezzo è molto conveniente! Il problema nel cambiare modo di mangiare risale alle proprie radici culturali che spesso sono molto difficili da sradicare, nonostante la gente si renda conto della crisi climatica. Per molti, infatti, cambiare le proprie abitudini alimentari è semplicemente una grande seccatura. Non è solo una questione di prezzo ma anche di mentalità!
Per questo vanno trovati nuovi stratagemmi per convincere la gente al cambiamento. I più resistenti a cambiare sono gli uomini di 30 anni e oltre, mentre i giovani e le donne mostrano una propensione più ampia nel modificare le loro abitudini alimentari. I ragazzi, quindi, potrebbero essere la leva per convincere anche gli adulti al cambiamento alimentare, per questo sarà necessario puntare su di loro.