Esistono evidenze scientifiche che confermano la necessità di disinfettare gli alimenti prima del consumo? Ci sono numerosi studi sull’argomento, e i risultati sono spesso contraddittori. Ma tutti ci sentiamo più a nostro agio attuando semplici norme di igiene in cucina e badando alla sicurezza dei prodotti.
Per evitare la contaminazione da parte dei batteri e di altri patogeni si utilizzano vari prodotti di origine naturale o chimica. Qual è il migliore?
Disinfettare gli alimenti: le regole da osservare
Gli alimenti che consumiamo ogni giorno possono essere contaminati da batteri come la Salmonella, l’Escherichia coli, lo Staphylococcus aureus o Campylobacter. Ma anche da virus, sia del gruppo dei Calicivirus oppure dell’ormai familiare Covid-19. Ecco perché sembra necessario trattare il cibo con attenzione. Il fine è quello di evitare le tossinfezioni alimentari.
Ma in che modo dobbiamo disinfettare gli alimenti? E qual è il metodo più naturale e funzionale per ottenere un risultato sicuro? Secondo alcuni studi il miglior disinfettante naturale per lavare verdure o insalata non è il bicarbonato di sodio. Pare infatti che il bicarbonato di sodio non si sia dimostrato abbastanza efficace nel decontaminare l’insalata da tutti i batteri e le muffe…
Lavare frutta e verdura
Quasi tutti laviamo ortaggi e frutta solo con l’acqua o con un mix di acqua e bicarbonato di sodio. Ma non è un trattamento sufficiente a rimuovere tutti i batteri presenti sulla superficie dei vegetali. Per esempio la Salmonella.
C’è una soluzione migliore? Secondo un recente studio potrebbe funzionare aggiungere dell’olio essenziale di cannella. Un metodo davvero particolare ma efficace per disinfettare gli alimenti sarebbe quindi sciacquare la verdura con acqua profumata con questa particolare essenza.
Lo studio che rivela tale soluzione è stato condotto da ricercatori dell’Università di Teramo e pubblicato sul Journal of Food Safety. Il risultato indica che la cannella è una sostanza ideale da aggiungere al lavaggio con acqua per pulire lattuga e altre verdure.
Un’altra sostanza valida è l’ipoclorito di sodio al 2%, che si trova nella candeggina e nell’Amuchina. Nello specifico, le due sostanze sono state messe a confronto per verificare il loro potenziale di contrasto a batteri mesofili e psicotropi aerobici totali, lieviti e muffe. E la cannella riduce anche il rischio di Salmonella, fino a quarantotto ore di conservazione in frigorifero a 8° C. Meglio ancora sarebbe unire le due sostanze. E a quanto pare il trattamento non altererebbe l’aspetto, la consistenza e il gusto dell’insalata o della frutta. Il bicarbonato, invece, non riduce la carica microbica né evita del tutto il rischio di contaminazione.