Herheim am Berg è una piccola cittadina tedesca, della Renania-Palatinato. Qui intorno al 5000 a.C. si sviluppò la cosiddetta cultura della ceramica lineare, detta anche Bandkeramik o Linearbandkeramik (o LBK). C’è chi sostiene che questo antico villaggio preistorico si sia spopolato in seguito a un rito cruento di massa. Forse ogni abitante è stato cannibalizzato.
Quando parliamo di cultura della ceramica lineare intendiamo un importantissimo momento per l’evoluzione culturale umana. Da questa civiltà si sviluppò la prima agricoltura europea. E sempre da questi villaggi preistorici otteniamo testimonianze sulla prima produzione ceramica dell’uomo: coppe, vasi, ciotole e brocche. Ma non dobbiamo figurarci un ambiente tranquillo, in cui la gente viveva in totale armonia.
Più o meno nel 5300 a.C., nell’attuale territorio di Herxheim, nel sud-ovest della Germania, la popolazione umana fioriva attraverso le prime coltivazioni rudimentali e straordinari esempi di produzione di ceramica. Poi, intorno al 4950 a.C., il villaggio si spopolò. Tutti gli abitanti scomparvero. E come mai? Gli archeologi hanno trovato ceramiche frantumate, centinaia di corpi macellati e un enorme, macabro mucchio di ossa. Non possiamo sapere di preciso cosa sia successo. Eppure alcuni etnologi suggeriscono che tutti quei corpi testimonino un enorme sacrificio rituale. Di che tipo? C’è chi pensa al cannibalismo.
Insomma tutto il popolo preistorico del villaggio di Herxheim fu cannibalizzato. I dati arrivano da uno scavo risalente al 2009. I ricercatori trovarono un villaggio dell’età della pietra e subito dopo una sterminata fossa comune con centinaia di resti umani. Secondo le prime stime i corpi erano più di cinquecento. Un secondo studio più approfondito parlò di mille individui, fra cui uomini, donne, bambini, neonati e feti… E c’è un problema. Il villaggio scavato dagli archeologi consisteva in una ventina di edifici. E qui invece i morti sono numerosissimi…
Tutte queste ossa mostrano segni particolari di raschiamento. Pare infatti che la carne sia stata strappata via dalle ossa con degli strumenti affilati. In più, tutte le ossa più grandi erano rotte. Perché? Forse per arrivare al midollo. Anche molti teschi erano rotti. E qui gli etnologi sospettano che gli esecutori abbiano voluto prelevare il cervello delle vittime. come per estrarre meglio i cervelli.
Il villaggio subì un massacro. Su questo non ci sono dubbi. Ma siamo sicuri che il popolo del villaggio preistorico sia stato cannibalizzato? Può anche darsi che la scarnificazione fosse associata a qualche credenza proto-religiosa. La datazione al carbonio-14 ha confermato che le ossa trovate nel sito di Herxheim appartengono agli ultimi abitanti conosciuti dell’insediamento. Tuttavia, ci sono anche vittime non autoctone del villaggio. Erano persone di villaggi vicini? Che cosa è accaduto? L’archeologia continuerà a indagare…
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