Nell’immaginario collettivo, i cavalieri le indossano sempre | Invece la realtà era molto diversa

Quando pensiamo ai cavalieri medievali, come per esempio i crociati, ce li figuriamo sempre in sfolgoranti e pesanti armature. Ma era davvero così? Gli storici ci consigliano di lasciar perdere l’iconografia derivante dall’immaginario collettivo e di concentrarci su documenti e fondi…

Dicevamo: l’immaginario collettivo spesso è fuorviante. Riguardo le armature, per esempio, gli storici dicono che queste protezioni non facevano parte dell’equipaggiamento dei cavalieri medievali. Cerchiamo di fare il punto sulla situazione.

Armature e cavalieri (captured) – www.curiosauro.it

Armature e immaginario collettivo

Prendiamo un cavaliere del ciclo arturiano oppure un cavaliere crociato. Come ve li immaginate? Armati di spadoni e coperti da pesanti armature, magari composte da metalli preziosi e splendenti. Ma l’armatura, come equipaggiamento di difesa, venne inventata solo alla fine del Medioevo ed introdotta sui campi di battaglia molto più tardi. Quando vediamo un’armatura originale in un castello o in un museo si tratta di un pezzo risalente al XV o al XVI secolo. Perché è rarissimo trovarne di antecedenti.

Nei primi secoli del Medioevo i guerrieri si proteggevano solo con uno scudo, e molto di rado indossavano un elmetto. I guerrieri normanni e longobardi introdussero la cotta di maglia in ferro o in cuoio. Ma in battaglia tali maglie erano indossate solo quando si andava a cavallo. Nel XI secolo si diffusero i primi elmi abbinati a queste cotte di maglia. All’inizio erano elmi simili a quelli romani o a quelli vichinghi, poi divennero più anatomici e cilindrici. C’erano anche elmi che coprivano interamente il volto e il collo. Nel XII secolo alcuni uomini d’arme si proteggevano con piastre di metallo rinforzate durante i tornei e le giostre, ma mai in battaglia.

Evoluzione dell’armatura

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L’inganno dell’immaginario: un’armatura del Quattrocento (Pixabay) – www.curiosauro.it

Solo alla fine del Trecento queste piastre cominciarono ad aderire a tutta la cotta di maglia. E quindi è possibile parlare di una proto-armatura. Per le armature vere e proprie dobbiamo aspettare il Quattrocento, quindi il Rinascimento. In quest’epoca gli armaioli cominciarono a produrre protezioni più leggere ma più resistenti e a creare dei modelli su misura. Ovviamente queste armature costavano moltissimo, e potevano essere usate solo da pochi nobili. Il loro utilizzo fu breve. Già all’inizio del Cinquecento, gli eserciti le dismisero, perché c’era bisogno che i reparti fossero più veloci per evitare i colpi delle armi da fuoco.

Possiamo affermare che queste armature si usavano soprattutto durante i tornei. Ma già a metà Cinquecento anche le giostre non prevedevano più cavalieri appesantiti con protezioni di ferro. Eppure questa figura del cavaliere o del paladino nascosto dietro lamine di metallo ha colpito profondamente l’immaginario, e ancora oggi quando pensiamo ai cavalieri ce li immaginiamo così!

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