L’intelligenza artificiale (AI) cambierà il mondo. O forse lo sta già cambiando. Tutte le macchine e i computer dimostrano oramai un’intelligenza di cui non sapremmo fare più a meno. Sanno apprendere, immagazzinare quantità straordinarie di dati, risolvere problemi e interfacciarsi con l’uomo. E presto sostituiranno le persone fisiche in alcune professioni. Ecco i 5 lavori che di certo saranno occupati dall’intelligenza artificiale nei prossimi anni.
Diciamocelo: le AI sono importanti e onnipresenti nella nostra vita. Dai motori di ricerca, all’indicizzazione dei contenuti, dagli assistenti virtuali (come Siri o Alexa) al riconoscimento facciale, dai veicoli autonomi al machine learning… Ormai non sapremmo vivere senza l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Ma presto queste componenti potrebbero rubarci il lavoro…
Lavori che saranno occupati dall’intelligenza artificiale
Gli analisti di mercato e di ricerca, ormai, temono come nient’altro la concorrenza dell’intelligenza artificiale. Banche, società (piccole e grandi), privati e aziende finanziarie si fidano dei calcoli generati da algoritmi in grado di processare miliardi di dati in una frazione di secondo. Insomma, fra i lavori che le intelligenze artificiali occuperanno di certo in futuro ci sono tutte le professioni legate all’analisi dei big data, alle previsioni di mercato e all’elaborazione statistica.
Non subito, ma fra qualche anno vedremo sparire anche gli autisti. Con lo sviluppo dei veicoli a guida autonoma, i bus cittadini, i taxi e tutti gli altri mezzi a “percorso standard” potranno essere guidati da AI. Lavori del genere, è noto, sono a rischio. Le intelligenze artificiali diventano infatti sempre più affidabili e gestibili. E in alcune città europee sono già spuntate i primi bus senza conducente.
Altre professioni a rischio
C’è chi afferma che in futuro tutti i ruoli degli operatori sanitari saranno occupati da AI. Sembra improbabile a oggi, ma non dimentichiamo che in molti ospedali gli specialisti di chirurgia vengono già affiancati da robot. Si pensa poi che nell’assistenza e nell’infermieristica le intelligenze artificiali (che ormai hanno raggiunto anche un alto grado di intelligenza sociale) possano sostituire gli uomini nella cura di pazienti fragili e anziani, che hanno bisogno di un assistenza continuata. quella che più difficilmente verrà sostituita a breve, è quella del medico.
Fra i lavori in cui presto saranno occupate solo intelligenze artificiali ci sono quelli legati al front office e all’accoglienza. In pratica il receptionist e il portiere spariranno. In Oriente moltissimi alberghi di lusso già sfruttano le capacità di robot automatizzati. Anche gli operatori telefonici saranno sostituiti presto da AI. Di seguito rischieranno il posto anche i cassieri del supermercato.
Si pensa poi che anche gli addetti alle consegne, gli imballatori e gli operatori della logistica si vedranno scalzati da umanoidi robotici o da macchinari che possono senza alcun problema prendere in mano la situazione. Suona triste, ma è il progresso… Dobbiamo quindi spaventarci? Dobbiamo opporci all’avanzata dell’AI? No… Sarebbe stupido e inutile. E poi, non è detto che la situazione debba per forza peggiorare. Il mercato del lavoro potrebbe cambiare, e gli uomini potrebbero tutti orientarsi a lavori differenti (di controllo, gestione, coordinazione, valutazione), magari anche più stimolanti.