Un libretto postale che vale davvero un’immensa fortuna… Quanto di preciso? Ve lo sveliamo subito. Prima vorremmo però spiegarvi perché è importante mantenere sempre sotto controllo questi documenti. Un tempo tutti possedevano un libretto di risparmio. Oggi le cose sono cambiate… E presto cambieranno per sempre.
Forse oggi possedere un libretto postale non è più remunerativo come un tempo. Ma si tratta comunque di uno strumento sicuro di deposito dai costi di gestione ridotti. E poi può sempre rivelare delle sorprese. Occhio però ai limiti imposti dalle Poste. Dopo dieci anni di inattività sul conto, il libretto viene dismesso!
Il libretto postale che vale un’immensa fortuna
Spesso leggiamo notizie che parlano di disoccupati, disperati o persone in difficoltà che trovano per caso il libretto postale del nonno o del bisnonno e scoprono di essere diventati milionari. Sì, storie del genere suonano come fiabe. O come bufale. Ma in certi casi sono storie vere. L’ultimo caso certificato è quello di un uomo di Salerno che l’anno scorso ha riattivato il vecchio libretto postale di un parente e ha scoperto di aver ereditato quasi trecentomila euro.
Annunciamo subito che situazioni del genere non potranno più verificarsi in futuro. Perché? Perché l’Agenzia delle Entrate ha chiesto a Poste Italiane di bloccare tutti i libretti inutilizzati per un lungo periodo. Cosa significa? Che i libretti postali che presentano un saldo di almeno cento euro, ma che risultano inutilizzati per più di dieci anni, diventano documenti “dormienti”. La Posta è tenuta a contattare i titolari della dismissione tramite una comunicazione cartacea. Se non avviene una movimentazione, il libretto viene chiuso. Anche se ha un valore di molte migliaia di euro.
Come prevenire questa situazione
Bisogna quindi recarsi subito in un ufficio postale. C’è una scadenza. Entro il 21 giugno. Oltre questa data infatti tutti i libretti dormienti saranno chiusi. Per riattivarli basterà qualsiasi tipo di movimentazione. Potete prelevare un euro o aggiungerci un euro. E questo serve.
Il libretto può valere un’enorme fortuna, quindi non perdetelo d’occhio. Più vecchio è e più può essere ricco. Questo perché in passato i libretti postali rappresentavano una diffusa tipologia di strumenti di risparmio. In pratica erano usati come veri e propri buoni fruttiferi. Ecco perché ogni tanto vengono fuori storie come quella del salernitano che si è scoperto milionario. Ma dal prossimo giugno non sarà più possibile. Ogni libretto postale dormiente sarà sottoposto a chiusura, e l’importo equivalente sarà trasferito su un fondo Consap, come da accordi. Volendo, sarà comunque possibile ottenere “indietro” i soldi dimostrando che il libretto dormiente era sotto controllo. Ma ci vorrà una causa.