Essere parenti non significa necessariamente essere compatibili in tutto e per tutto, anzi, il più delle volte non lo si è per nulla. Ma perché i legami di parentela sono così importanti nonostante alcune diversità? Scopriamolo insieme.
La compatibilità tra parenti è soprattutto una questione genetica e fisica, perché spesso caratterialmente può anche non esserci. Ma dove questa somiglianza si vede di più? Scopriamo che dice la medicina!
La compatibilità sanguigna è uno dei fattori che ci rende parenti di qualcuno, ma è anche un aspetto pericoloso nel caso si facessero figli con consanguinei (per esempio, nel caso di bambini con problemi neurologici nati dall’unione di cugini n.d.r.). Il gruppo sanguigno rappresenta una delle numerose caratteristiche peculiari di un individuo, e viene classificato in base alla presenza o assenza di antigeni sulla superficie dei globuli rossi.
Questi antigeni possono essere di varia natura (proteine, carboidrati, glicoproteine o glicolipidi) e alcuni di essi sono presenti anche sulla superficie di tutte le cellule che compongono i vari tessuti. Tuttavia si utilizza il termine gruppo sanguigno in quanto è proprio nelle cellule del sangue che questi antigeni sono stati scoperti. Un’ulteriore specifica è quella del fattore Rh, derivante dalla presenza o meno dell’antigene Rhesus, scoperto nel 1940 in uno studio sui Macaco Rhesus.
Questi antigeni sono presenti sulla membrana dei globuli rossi e si compongono da proteine idrofobiche non glicosilate. Tali proteine sono codificate tra due geni correlati e omologhi, anche se viene preso in considerazione solo uno dei due: RhD. Solo il 15% della popolazione presenta una mutazione su questo gene che la rende di fatto priva della proteina, per questo vengono definiti come Rh-negativi e possono produrre anticorpi verso la proteina stessa.
Ma i vari gruppi sanguigni con chi si possono combinare per non essere letali? Nel caso di una trasfusione del sangue urgente come possiamo sapere che tipologia dobbiamo iniettare? La scienza ci viene in soccorso con delle tabelle stilate proprio per questo motivo: sapere velocemente che tipo di sangue serve in caso di emergenza. Vediamo nel dettaglio con chi è compatibile ogni gruppo!
0 Rh negativo: è compatibile con tutti gli altri gruppi indistintamente, purtroppo però è raro e riceve solo da chi è 0 negativo.
0 Rh positivo: va d’accordo con lo 0 positivo, A positivo, B positivo, AB positivo (e ovviamente lo 0 negativo). Riceve da 0+, 0-
A Rh negativo: compatibile con A positivo, A negativo, AB positivo e AB negativo. Riceve da A-, 0-
A Rh positivo: si concilia solo con i positivi A e AB. Riceve da A+, A-, 0+, 0-
B Rh negativo: è in sintonia con B positivo, B negativo, AB positivo e AB negativo. Riceve da B-, 0-
B Rh positivo: compatibile con B positivo e AB positivo. Riceve B+, B-, 0+, 0-
AB Rh negativo: si concilia con AB positivo e AB negativo. Riceve da AB-, A-, B-, 0-
AB Rh positivo: è compatibile solo con AB positivo. Riceve da tutti i gruppi.
Le persone che hanno il gruppo 0 Rh negativo sono le più altruiste di tutte, perché possono donare il loro sangue universalmente, ma sono anche le più sfortunate. Possono, infatti, ricevere trasfusioni solo da chi è 0 Rh negativo e ce ne sono pochi purtroppo. Questo gruppo sanguigno non possiede nessuna proteina, per questo può essere compatibile con tutti senza scatenare nessuna reazione immunitaria con altri gruppi sanguigni.
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