Un ladro dovrebbe per “sua natura” cercare di lasciare il minor numero possibile di tracce sul suo sconsiderato cammino e invece no, ma questa è proprio una storia di una rapina assurda
Negli ultimi anni è divampata la mania del selfie. Cosa sono? Per i meno aggiornati, si tratta di autoscatti fatti con dispositivi come smartphone o tablet, in genere, e che spesso vengono postati sui social (FB, Instagram, ecc..) o inviati tramite chat (WhatsApp, WeChat, Telegram, ecc.). La storia della rapina assurda vede protagonista un giovane ladro alle prese con un selfie durante una rapina…
Rapina ed è subito modalità selfie
Di sicuro è una delle storie più “curiose” e assurde degli ultimi anni. Da tutti, proprio tutti, ci si aspetterebbe un selfie rubato. Un autoscatto all’improvviso (eh no, non è il titolo dell’ultimo film uscito al cinema), ma mai e poi mai ci si aspetterebbe una tale azione da parte di un ladro. Proprio quello che è successo al giovane Ashley Keast che si è intrufolato in Inghilterra in un’abitazione di Rotherham nel South Yorkshire. Mentre i proprietari erano in vacanza, il giovane ha pensato bene di svaligiare la casa per un bottino di 27.000 sterline. Fin qui “tutto” normale per un ladro…
La tentazione assurda ha prevalso
Il ragazzo, però, pare abbia commesso un errore fatale (per un ladro intendiamoci!). Trovando un telefono ha pensato bene di scattare un selfie “semplicemente in ricordo dell’impresa”. Non pago, ha inviato quest’ultimo a colleghi del proprietario di casa malcapitato tramite chat WhatsApp. Ovviamente quest’ultimo passaggio gli è costato caro. I colleghi, insospettiti, hanno subito informato il proprietario dell’abitazione che si è rivolto prontamente alle forze dell’ordine. Il giovane ladro è stato subito individuato e arrestato con una pena di 2 anni e otto mesi. Il reo – visto gli errori “fotografici” commessi – ha subito confessato senza opposizione alcuna.