Grazie all’Extreme Ultraviolet Imager (EUI) del Solar Orbiter dell’ESA abbiamo a disposizione delle immagini davvero spettacolari del Sole. Una in particolare ci mostra il polo Sud della nostra stella. E così possiamo ammirare in primo piano le affascinanti lingue avviluppanti di plasma che trascendono i limiti sferici della stella stessa.
Tali immagini provengono dal lavoro del satellite Solar Orbiter e sono datate al 30 marzo 2022, ovvero appena quattro giorni dopo che il veicolo spaziale ha superato il limite massimo del suo piano orbitale, giungendo nel punto più vicino al Sole.
Immagini spettacolari del Sole catturate dall’EUI del Solar Orbiter
Il 26 marzo 2022, lo speciale satellite per l’osservazione del Sole (sviluppato dall’Agenzia spaziale europea, ESA, in collaborazione con la NASA) ha effettuato il primo dei suoi passaggi ravvicinati al perielio. Cosa significa? Che per la prima volta il Solar Orbiter ha fluttuato più vicino al Sole rispetto al pianeta Mercurio (che è il più interno del nostro Sistema). In pratica, il satellite ha raggiunto il punto più vicino al Sole mai toccato. Siamo ad appena il trentadue per cento della distanza terrestre dalla nostra stella. Essendo così vicino al proprio obiettivo, l’orbiter è riuscito a catturare immagini spettacolari del Sole. Ma non solo… Abbiamo anche filmati e soprattutto dati fondamentali per la ricerca.
Che cosa mostrano queste immagini? Lingue di plasma dorato, potenti bagliori, prospettive mozzafiato attraverso i poli solari e uno stranissimo “riccio” solare. Questo riccio è un brillamento che forma un arco sulla superficie solare. Si estende per quasi venticinquemila chilometri attraverso sfoghi di gas caldissimo ed esplosioni di plasma.
Mai così vicini al Sole…
Grazie a Solar Orbiter potremo realizzare il sogno di Icaro. Siamo infatti vicinissimi al calore immenso e alla luce originaria della nostra stella. Questo satellite, nato da una collaborazione tra l’ESA e la NASA, ha proprio questo fine: studiare il nostro Sole, svelarne tutti i misteri. Principalmente esplorare la connessione tra il Sole e l’eliosfera. A bordo c’è anche una strumentazione tutta sviluppata in Italia: METIS, un coronografo.
L’eliosfera è la grande “bolla” dello Spazio che si estende oltre i pianeti del nostro Sistema Solare. Si tratta di una sezione spaziale piena di particelle cariche di elettricità. E pensiamo che siano tutte state espulse dal Sole sotto forma di plasma per formare il vento solare. Proprio il movimento di queste particelle e dei campi magnetici solari dà senso e struttura al clima spaziale.
Con il Solar Orbiter vogliamo quindi tracciare gli effetti del Sole sull’eliosfera, registrare la potenza delle particelle e dei campi magnetici. Queste forze entrano in contatto con il satellite e vengono così telerilevate. Intanto abbiamo già a disposizione queste spettacolari immagini del Sole, che gli astrofisici sapranno interpretare per comprendere nuovi segreti.