Gli alimenti piccanti sono da sempre studiati dai ricercatori per capire se il loro consumo costituisca un potenziale che permetta di alzare la qualità della vita, sembrerebbe non esserci dubbi a riguardo
Come per tutte le cose, anche l’alimentazione è un affare altamente personale. Personale in quanto a gusti. Il piacere di mangiare è legato alle sensazioni che determinati cibi ci trasmettono. Si sa, ce ne sono alcuni davvero salutari, altri potenzialmente negativi per il nostro organismo. Per quanto riguarda i cibi piccanti: c’è chi li mangia spesso o sempre e c’è chi non ha intenzione di farlo per il resto della vita. Eppure ci sarebbero tantissimi benefici da tenere in considerazione…
Alcune ricerche sostenute anche dalla Fondazione Veronesi mostrano come l’assunzione di peperoncino aiuti il nostro organismo a restare in salute. Non solo, uno dei primi benefici sarebbe l’effetto dimagrante. Perché? Se assunto riduce i livelli di colesterolo nel sangue e concorre a mantenere stabili i valori pressori contro l’ipertensione. Il peperoncino farebbe bene al girovita quindi, grazie alla sua azione amica della “linea”. Un antiossidante naturale che – secondo uno studio di qualche anno fa pubblicato su International Journal of Food Sciences and Nutrition – sarebbe davvero da inserire nella propria alimentazione quotidiana.
Uno studio che ha visto protagonisti consumatori e non di peperoncino svoltosi tra 1988 e 1994 ha restituito un dato molto interessante. Sono stati analizzate 4.946 persone e la mortalità totale dei consumatori di peperoncino è stata nettamente minore (quasi il 22%) di coloro che non assumevano peperoncino (quasi il 34%).
Proprio questa indagine ha portato a successivi approfondimenti. Capsaicina, vitamina C, carotenoidi, polifenoli sono un portento di sostanze contenute proprio nei peperoncini. Ovviamente non può essere consumato da tutti. Ci sono dei soggetti che devono evitare di assumere peperoncino.
Si tratta di coloro che hanno problemi intestinali, reflusso gastro esofageo/faringeo, ulcere, emorroidi, colite e altre patologie simili, soprattutto se in fase acuta. Ovviamente va evitato anche nei più piccoli (con un apparato digerente ancora troppo immaturo per il peperoncino) e nelle donne in stato interessante. Per tutti vale la regola di non eccedere nelle dosi, usato come spezia è il consiglio degli esperti.
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