Tante persone testimoniano di sentire vicino a loro la presenza dei cari defunti. Alcuni raccontano di esperienze reali che dimostrano davvero che, nonostante si trovino in un’altra dimensione, chi abbiamo amato non ci abbandona con la morte.
Ma cosa succede all’anima quando una persona muore? Davvero i morti possono rimanerci accanto anche se non vivono più in una dimensione terrena? Proviamo a rispondere a queste domande in base alle testimonianze esistenti.
Ormai sembra un dato di fatto di cui parlano anche molte religioni: quando una persona muore la sua anima sopravvive. Gli angeli la descrivono, infatti, più come un processo di risveglio piuttosto che una cosa triste o spaventosa. Quindi non bisogna temere di morire e, soprattutto, non bisogna aver timore di connettersi con i nostri cari defunti, sempre con le dovute accortezze. Sì, perché le persone decedute portano con sé le vibrazioni della loro vita fisica finché non le affrontano e le metabolizzano.
Questo è il motivo per cui è necessario stabilire dei limiti in certi tipi di comunicazione, altrimenti si corre il rischio che lo spirito del trapassato utilizzi la nostra energia, per rimanere attaccato ad una dimensione che non è più la sua. Gli spiriti, a volte, possono trarre energia dal regno fisico, prosciugando la vita piuttosto che connettersi direttamente alla Sorgente, e questo può creare disagio ai viventi che hanno contatti con loro!
Il portale Mystical Raven ha elencato i segni più comuni legati ad una persona defunta che vuol comunicare con noi. Ce ne sono di diversi, che vengono scelti dallo spirito in base alla sensibilità della persona con cui intendono mettersi in contatto. Tra i più comuni abbiamo:
Uno dei modi più comuni che gli spiriti utilizzano per comunicare con noi (e forse anche quello meno spaventoso) è attraverso i sogni. Quando sogniamo, infatti, siamo più aperti inconsciamente al mondo spirituale e la connessione risulta essere più facile. Oltre a questo, le anime dei defunti sono in grado di inviare ogni sorta di segnali per avvisarci della loro presenza. Ad esempio, facendoci vedere spesso il fiore preferito della persona cara, un numero o un animale che ce la ricordano.
Le testimonianze di molte persone raccontano che gli spiriti possono usare anche altri metodi per comunicare con il mondo fisico. Un esempio è quello attraverso le interferenze elettriche, facendo squillare il telefono, oppure accendendo o spegnendo la radio, la TV o le luci. I segnali più forti, secondo l’opinione di chi ha sperimentato queste esperienze, sono arrivati con segnali sottili di tipo psichico.
Questi si manifestano, come detto in precedenza, attraverso profumi che ci ricordano il defunto (molti hanno sentito l’odore delle sigarette che la persona era solita fumare quando era in vita), oppure attraverso determinati rumori che ci fanno percepire la loro vicinanza. La maggior parte di noi ha vissuto o potrà vivere esperienze del genere, basta rimanere consapevoli del momento presente e osservare i segni che si manifestano a volte molto chiaramente.
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