Negli anni Trenta del Novecento il grande storico Georges Lefebvre introdusse il concetto di “Grande paura” per provare a spiegare il coinvolgimento della massa rurale nella Rivoluzione Francese. Secondo lo storico la Rivoluzione non nacque solo come protesta ideologica contro la miseria e le ingiustizie ma anche dalla paranoia e dal complottismo. Per altri storici, forse, c’entrava pure un allucinogeno! Quindi i francesi erano paranoici?
La teoria di Lefebvre ci mostra che la storia, più che sui fatti, si muove sulle interpretazioni e le rappresentazioni con cui gli uomini vivono e percepiscono questi eventi.
Francesi paranoici… La Grande paura francese, quando il sospetto e un allucinogeno scatenarono la vera Rivoluzione
Chiamiamo Grande peur o grande paura un’ondata di panico e paranoia che colpì le campagne francesi tra la fine di luglio e l’inizio di agosto del 1789. I miserabili e i contadini temevano complotti da parte degli aristocratici. Sostenevano che i nobili cospiravano per minare l’appena nata Rivoluzione francese. Perciò i contadini e cittadini più poveri si mobilitarono, e assaltarono le residenze dei ricchi e dei nobili. Quei disordini contribuirono all’approvazione dei decreti dell’agosto del 1789, che portarono all’abolizione del feudalesimo in Francia.
Con la Grande paura nacquero numerose rivolte, sempre più aspre, che durarono per circa tre settimane. Eppure molti storici credono che quella mobilitazione del quarto stato pose le basi per gli sviluppi più importanti della Rivoluzione. Lo storico francese Georges Lefebvre scrisse che la Grande paura sorse soprattutto da quelle che oggi chiameremo fake news e teorie del complotto.
Fake news di fine Settecento
A seguito dell’interruzione della comunicazione dovuta a disordini a Parigi e ad alte tensioni provocate dalla carenza di cibo e dalla diffusa disoccupazione, i contadini francesi cominciarono ad alimentare una paranoia collettiva che sfociò in una ribellione organizzata.
Quali erano queste fake news? Si diceva che i nobili fossero pronti a trasformare la Rivoluzione in una farsa o che i re fossero scappati in Austria. Si pensava pure che Impero Austro-ungarico e Prussiano avrebbero presto occupato Parigi. Girava anche voce che la nobiltà si stesse coalizzando contro la Francia rivoluzionaria e fosse ormai pronta ad assoldare bande di briganti per ammazzare tutti i contadini. Come sappiamo i nobili erano davvero animati da sentimenti controrivoluzionari, ma non fino a quel punto…
Furono quindi la paura e le bugie a dar forza alla reazione dei miserabili. Una reazione che diede slancio al mito della Rivoluzione francese.
La teoria delle sostanze psicotrope
Altri storici hanno sostenuto che una possibile causa della Grande paura potrebbe essere stata il consumo di segale cornuta da parte dei contadini. La carestia costrinse infatti i contadini a panificare con questa segale, che in realtà è un fungo allucinogeno.
Tale sostanza psicotropa avrebbe condotto la popolazione rurale a isterismi di massa e ad atteggiamenti paranoici, dovuti a vere e proprie allucinazioni. Da ciò avrebbe avuto origine la violenza che portò alla ribellione di tutti i campagnoli.
Ancora oggi le paranoie e le notizie false inquietano le masse e cambiano la storia. Forse non entrano in gioco gli allucinogeni, ma è certo che le interpretazioni abbiano più risonanza dei fatti.