Zwarte Piet è un personaggio del folklore olandese connesso alle festività natalizie. Si presenta come un aiutante di San Nicola, ovvero di Babbo Natale. Ma dietro questo soggetto tradizionalmente amato dai bambini si cela una storia molto controversa, contaminata da un’oscura leggenda.
Il Babbo Natale con cui ha a che fare Piet è l’ambiguo Sinterklaas, ovvero il personaggio leggendario della cultura nordica, che poi si è fuso con san Nicola. E non si capisce bene se Sinterklaas tratti Piet come un amico, un dipendente, uno schiavo o un demone in suo potere…
La controversa figura di Zwarte Piet
Zwarte Piet apparve per la prima volta in un’opera stampata come il servitore senza nome di san Nicola nel racconto olandese Sint-Nikolaas en zijn knecht (San Nicola e il suo servo), pubblicato nel 1850 dall’insegnante di Amsterdam Jan Schenkman. Gli storici pensano però che la tradizione di questo personaggio sia molto più antica. L’abito colorato di Zwarte Piet si basa su un abbigliamento rinascimentale (o del XVI secolo). Il personaggio mostra infatti un vistoso volant e un cappuccio piumato. Porta sempre sulle spalle una borsa piena di caramelle da donare ai bambini (che in origine si alternavano a uova marce). E poi ha la pelle nera. Perché è un moro di origine iberica: uno schiavo.
Durante le parate natalizie, in Olanda, compare sempre uno Zwarte Piet. E gli attori che lo impersonano si dipingono la faccia di nero. Tale pratica è considerata razzista e denigratoria (si tratta del fenomeno denominato blackface). A partire dal 2021, quindi, durante quasi tutte le feste pubbliche gli organizzatori lo hanno sostituito con una versione rivisitata, soprannominata Sooty Piet, dove il nero della pelle si attenua in segni di fuliggine creati da strisce di trucco scuro sul viso. Non abbiamo più a che fare con uno schiavo africano ma con un uomo sporco di fuliggine.
Buono o cattivo?
Secondo alcune tradizioni Zwarte Piet è un demone. Ovvero uno spirito maligno sconfitto e schiavizzato da san Nicola. Ogni 5 dicembre, di sera, si celebra la grande festa di Piet (Sinterklaasavond), una tradizione molto amata nei Paesi Bassi e ad Aruba. E questa festa prevede una parata, caratterizzata dal lancio di caramelle e biscotti ai bambini… Ma il nostro Piet non si comporta sempre da angioletto: ogni tanto si lascia andare a scherzi e atteggiamenti più duri. Deve infatti mostrarsi piuttosto severo nei confronti dei bambini poco educati e deve impersonare la parte dello spauracchio assumendo caratteristiche terrificanti. Secondo gli antropologi quelle stesse caratteristiche in origine appartenevano a san Nicola. Poi sono passate a Zwarte Piet, che infatti oltre a lanciare caramelle tirava anche qualche uovo… Insomma, il nostro aiutante di Babbo Natale non deve solo rallegrare i più piccoli ma anche spaventarli.
Non solo questo rende la sua figura controversa. A molti commentatori sembra irrispettoso il fatto che un personaggio così ambiguo sia stato dipinto come un uomo di colore. Fa molto discutere anche la rappresentazione tipica del personaggio, che prevede un trucco caricaturale da blackface e vestiti da schiavo.
Così al di fuori dei Paesi Bassi, il personaggio ha ricevuto numerosissime critiche. Nel 2015, il Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale ha dichiarato in un rapporto ufficiale che il personaggio riflette gli stereotipi negativi delle persone di discendenza africana. Ecco perché è considerato razzista.