I medici sono unanimi nel sostenerlo: bisogna farlo bene altrimenti le conseguenze potrebbero essere serie. Riguarda tutti noi ma, essendo una cosa che non gestiamo consciamente, potrebbe causare danni preoccupanti.
Gli specialisti in neurologia e scienze del sonno hanno rivelato le posizioni più pericolose e quelle migliori per dormire. Perché una posizione errata durante il sonno può causare disagio, e contribuire a lungo termine anche a gravi malattie.
Come bisogna farlo?
Le posizioni per dormire sono molteplici e possono dipendere da svariati fattori, anche dal fatto di riposare da soli o in compagnia (del partner, dei figli e… degli animali domestici n.d.r.). Nella maggior parte dei casi, comunque, le persone dormono nella stessa posizione ma questo non è sempre un aspetto positivo perché, a lungo andare, può nuocere alla salute.
I medici affermano che la posizione migliore sia quella di dormire lateralmente, possibilmente sul fianco destro. Questo viene consigliato alle persone che hanno malattie cardiache o polmonari, perché la pressione sul lato sinistro del corpo potrebbe aggravare i loro problemi di salute. Secondo gli esperti, sdraiarsi su un fianco è fisiologicamente meglio e dovrebbe essere la posizione preferita durante il sonno.
Un sonno che aiuta il metabolismo
Durante il sonno avviene anche l’eliminazione dei prodotti metabolici che è più veloce, secondo i ricercatori, se si dorme su un lato. Tra le posizioni più dannose per riposare c’è quella di dormire sulla schiena: questa può provocare, infatti, pause temporanee nella respirazione (che sono la causa principale del russare). Posizione sconsigliata anche a quelli che soffrono di lingua retratta.
Dormire a pancia in giù, invece, causerebbe problemi alla colonna vertebrale. Secondo uno studio, quando si riposa in questa posizione alcuni muscoli rimangono tesi e altri sono sovra estesi, e questo può causare dolore al collo e alla testa al risveglio. Si è notato anche un altro aspetto del dormire sullo stomaco abitualmente, un aspetto preoccupante. Questa posizione, infatti, può interrompere i processi metabolici e provocare lo sviluppo del morbo di Alzheimer. Massima attenzione, quindi, anche a come si dorme!
