Alimentazione: ecco l’etichetta “semaforo” che non piace agli italiani

Leggere bene le indicazioni sui prodotti ci aiuta per una corretta alimentazione, come l’INCI in cosmesi, ma ci sarebbe un’etichetta diversa da tutte le altre

Le etichette sono il passaporto dei prodotti alimentari e non. Quando acquistiamo del cibo o l’INCI dei prodotti di cosmesi è bene sempre leggere l’etichetta. Questo per capire gli ingredienti contenuti e i valori nutrizionali. In alcuni paesi c’è da fare attenzione ad un’etichetta del tutto particolare, si tratta della Nutri-score…

La salubrità degli alimenti contenuti in un’etichetta

Nutri-score è un particolare sistema di etichettatura che è stata studiata da un team di ricercatori coadiuvati da Serge Hercberg. Nasce in Francia e si basa sull’assegnazione di valori basati su una scala di colori e di lettere. Con precisione 5 lettere (A,B,C,D,E) e 5 colori che vanno dal verde, al verde più chiaro, giallo, arancione e rosso. In base al colore e alla lettera assegnata il prodotto sarà etichettato e segnalato come più o meno salutare. Il calcolo si basa tenendo conto di sette diversi parametri di informazioni nutritive per 100 g di cibo e 100 ml di bevande.

Perché non piace

Questa modalità di etichettatura però non sembra aver trovato consenso in Italia e in altri Paesi come Svezia, Grecia, Cipro e Repubblica Ceca. Questo perché sembra si tralasci nella scala di valutazione la sostituzione, ad esempio, degli zuccheri con dolcificanti artificiali. Nonostante sia una buona metodologia per dare un “alt” diretto ai prodotti pro diabete, obesità e altre patologie causate da una dieta sbilanciata, il sistema Nutri-score sembra no convincere tutti i governi. Allora qual è il sistema di etichettatura adottato in Italia? Si tratta di Nutrinform Battery dove tutti i valori (tutti i valori espressi sono relativi alla singola porzione) sono espressi e sono relativi alla singola porzione (quantità giornaliera consigliata) e per 100 g di prodotto.