Nel gennaio 2016, l’astrofisico Konstantin Batygin e l’astronomo Michael E. Brown hanno proposto l’esistenza di un nono pianeta nel Sistema Solare, il cosiddetto Planet Nine o mondo X.
L’esistenza di questo grande pianeta sconosciuto deriva da un’astrazione che spiegherebbe l’anomalia nei parametri orbitali di quattordici piccoli corpi rocciosi nella fascia di Kuiper…
Alla ricerca del mondo X
Per spiegare queste anomalie orbitali e per dare senso all’orbita di Nettuno, il giovane professor Batygin della Caltech ha ipotizzato la presenza di un nono pianeta nel nostro Sistema Solare, il cosiddetto mondo X. Una massa compatibile con un grande pianeta spiegherebbe le inclinazioni, i perieli, i moti retrogradi di Nettuno. Parametri che sembrano in effetti influenzati dalla gravità di un oggetto massiccio. Quindi di un corpo sconosciuto che fluttua nel Sistema Solare esterno.
Il problema è che i nostri telescopi non lo hanno mai visto. Ciononostante molti astronomi sono convinti che esista. Dal punto di vista fisico e statistico deve esserci per forza qualcosa… Ecco cosa pensano molti scienziati. E quindi si continua a cercare disperatamente lo sfuggente mondo X. Si ipotizza che sia un pianeta nebuloso e dalla potente gravità. E immaginiamo anche che si trovi molto lontano dal Sole e che la sua orbita lo ponga costantemente in ombra.
L’ultimo tentativo
Già molte ricerche hanno provato a rintracciare il nono pianeta. E l’ultimo tentativo in ordine di tempo di scovarlo ai confini del Sistema Solare arriva da un team di ricercatori guidati dal Center for Computational Astrophysics del Flatiron Institute di New York. Questi scienziati hanno utilizzato l’Atacama Cosmology Telescope (ACT), il telescopio di sei metri situato a più di cinquemila metri di altitudine nel deserto di Atacama, nel nord del Cile. L’Atacama Cosmology Telescope non è uno strumento qualsiasi: è uno dei telescopi più avanzati per ricerche di cosmologia. I risultati dello studio sono stati pubblicati un anno fa sulla rivista The Astrophysical Journal. E purtroppo non hanno offerto prove convincenti.
Grazie al telescopio ACT gli scienziati hanno osservato il cielo alle lunghezze d’onda delle microonde per studiare la radiazione cosmica di fondo (CMB) e rintracciare il misterioso Planet Nine. Di solito, infatti, questo strumento si usa per la ricerca di ammassi di galassie e nuclei galattici attivi. Questa volta si è messo alla ricerca del mondo X.
Ma il pianeta dalla flebile luminosità si è dimostrato sfuggente anche all’infrarosso! Su circa trentacinquemila possibili sorgenti grezze candidate, nessuna è parsa compatibile con un pianeta. Quindi gli scienziati sono stati in grado di escludere con un intervallo di confidenza del novantacinque per cento la presenza di un nono pianeta.