I cinesi stanno pensando di clonare anche la Luna | L’operazione ha uno scopo scientifico

Pare che una superpotenza mondiale voglia costruire una Luna artificiale per studiare a fondo le caratteristiche del nostro satellite naturale. Il piano è quello di organizzare un test per la prossima spedizione umana, da svolgere però sulla superficie terrestre. C’è qualcuno che vuole clonare la Luna?

Per prepararsi alle missioni spaziali gli astronauti del passato hanno svolto test in laboratorio o in ambienti estremi. Come il deserto o l’Antartide. Ora invece si pensa a costruire una piccola Luna ex novo.

Luna artificiale
Chi vuole clonare la Luna? Un Paese sta per sviluppare sulla Terra un nuovo satellite artificiale… (Pixabay) – www.curiosauro.it

Clonare la Luna. Ecco chi vuole costruire uno nuovo satellite Luna artificiale

Le condizioni gravitazionali e magnetiche fra Luna e Terra differiscono parecchio. Il primo ostacolo da superare per la costruzione di una seconda Luna sulla Terra sarà quindi quello di ricreare uno stato fisico ed energetico fedele a quello lunare. Come? Con la costruzione di una struttura in grado di simulare tutte le caratteristiche fondamentali del satellite. Cioè una vera e propria porzione di Luna artificiale. Un satellite simile in tutto e per tutto all’originale.

Il progetto è dei cinesi che si stanno preparando a una missione umana sulla Luna. Pechino non vuole però sviluppare una struttura enorme. La Luna artificiale si presenterà come una camera a vuoto dal diametro di mezzo metro circa. Lo spazio utilizzerà potenti campi magnetici per simulare la bassa gravità del nostro satellite naturale.

Per rendere più realistica la ricostruzione dell’ambiente speciale, la superficie della stanza sarà riempita di rocce e polvere. Possiamo parlare di un vero e proprio ambiente di simulazione lunare.

La strategia cinese ispirata a un esperimento per far galleggiare in aria una rana

Luna Cina
I cinesi vogliono creare una stanza a gravità zero per richiamare l’ambiente lunare (Pixabay) – www.curiosauro.it

Li Ruilin, ingegnere geotecnico presso la China University of Mining and Technology, ha dichiarato al South China Morning Post che la camera, non solo sarà caratterizzata da rocce e polvere in simil-regolite, ma avrà anche una temperatura identica a quella lunare.

L’ispirazione per Ruilin e la sua squadra è giunta da un’idea di Andre Geim, un fisico dell’Università di Manchester nel Regno Unito. Geim vinse un premio satirico, l’Ig Nobel, nel 2000, proprio per aver ideato un esperimento che serviva a far galleggiare in aria una rana con un magnete. E i cinesi hanno sfruttato il suo principio.

Grazie al trucco della levitazione usato da Geim nella camera della luna artificiale è possibile un fenomeno chiamato levitazione diamagnetica. In pratica i fisici cinesi sfruttano la capacità degli elettroni di orbitare attorno ai nuclei in piccoli anelli di corrente. Tutte queste correnti in movimento, come sappiamo, esprimono minuscoli campi magnetici. E per la Luna artificiale si è trattato di rendere questo principio magnetico più esteso e duraturo.

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