Il nostro pianeta è sicuramente un posto incantevole, che regala sorprese inaspettate che lasciano tutti a bocca aperta. Ora è il turno del deserto dei disegni che, con la sua bellezza, ha incantato gli scienziati di tutto il mondo!
Un deserto dove l’arte la fa da padrona, un’arte, però, che può essere osservata da un unico punto. Scopriamo insieme quale.
Disegni sulla sabbia
Siamo nel deserto di Nazca, nel Perù meridionale, dove, utilizzando l’intelligenza artificiale, gli esperti sono riusciti ad identificare dei disegni mai visti prima. Si chiamano Linee di Nazca e si trovano su un altopiano remoto e arido: sono più di 13.000 e vanno a formare circa 800 disegni, che includono anche profili stilizzati. Tra questi abbiamo:
- La balena.
- Il pappagallo.
- La lucertola, lunga più di 180 metri.
- Il colibrì.
- Il condor.
- L’enorme ragno lungo circa 45 metri.
Si ritiene che questi disegni siano stati scolpiti nel terreno più di 2.000 anni fa. Gli scienziati dell’Università di Yamagata in Giappone hanno recentemente rivelato la scoperta di 143 geoglifi aggiuntivi, eseguiti tra il 100 a.C. e il 300 d.C.
L’AI viene in aiuto
Per poter individuare e datare le Linee di Nazca gli scienziati hanno utilizzato l’intelligenza artificiale IBM. Questa ha svolto la funzione di analizzare le fotografie satellitari, grazie ai droni ad alta risoluzione, e ha cercato segni artificiali ulteriori. Molti sono stati individuati perché solo leggermente logorati, altrimenti sarebbe stato impossibile trovarli.
Il team dei ricercatori ha affermato che la maggior parte dei disegni sono stati recuperati rimuovendo le pietre nere che ricoprivano la terra, esponendo così la sabbia bianca sottostante. La cosa più particolare di questo deserto è che le linee di Nazca possono essere viste solo dall’alto, ed è proprio questo il fatto che le rende così affascinanti agli occhi di tutti. Ancora non si sa con esattezza perché questi geoglifi siano stati realizzati, ma sono talmente belli che ormai più nessuno se lo domanda.