Nel 2016 è scomparso padre Gabriele Pietro Amorth, il sacerdote riconosciuto come massimo esorcista cattolico. Il suo erede è l’arcivescovo Ron Feyl-Enright, che ha di recente offerto una fenomenologia degli individui posseduti.
Come appare un posseduto? Quali sono i caratteri fisici che ci permettono di riconoscere una vera vittima di una possessione diabolica? Ce lo racconta l’arcivescovo Ron Feyl-Enright, da quasi quarant’anni esorcista.
Ecco il vero aspetto dei posseduti dal demonio
Per la scienza psichiatrica e per l’antropologia il fenomeno della possessione demoniaca è una manifestazione di disagio mentale o comportamentale dovuto a disturbi della psiche o all’autosuggestione. Per i cattolici e per altre tradizioni religiose la possessione è invece un fatto vero e conclamato, risolvibile solo attraverso un rituale chiamato esorcismo. E per l’arcivescovo Ron Feyl-Enright le vittime di possessioni demoniache hanno un aspetto immediatamente riconoscibile. “Hanno gli occhi neri e vuoti come quelli di uno squalo”, ha dichiarato l’esorcista.
L’arcivescovo, che da moltissimi anni assiste indemoniati e disagiati che affermano di essere insidiati da spiriti malvagi, ha parlato spesso del suo particolare ufficio religioso. E ha fornito dettagli raccapriccianti sulle estrinsecazioni fisiche della possessione demoniaca.
L’esorcista e arcivescovo cattolico che affronta il demonio
L’arcivescovo Ron Feyl-Enright ha più volte discusso delle esperienze acquisite durante la pratica del rituale dell’esorcismo. Egli è il principale esorcista del Sacro Ordine di San Michele Arcangelo, e il massimo esperto vivente sul demonio.
In base alla propria esperienza, l’arcivescovo afferma che è possibile riconoscere i posseduti al primo sguardo. Basta guardare i loro occhi vacui e fare attenzione a tutti i segni che portano sul corpo. Altro dettaglio fondamentale è il deperimento. Le vittime del demonio appaiono sempre smunte e fragili, anche se sono in carne. Sembra quasi che siano svuotate… Eppure dimostrano quasi sempre una forza eccezionale. “I posseduti godono di un’energia sovraumana. Possono prenderti e lanciarti contro il muro, anche se sembrano esausti e fuori forma”.
“Il loro corpo reca tracce evidenti di sofferenze che non possono essersi autoinflitte: piaghe, scarnificazioni, lividi“, ha spiegato padre Ron. Anche la voce dei posseduti rivela qualità incompatibili con la condizione umana. Le loro urla possono assordare o esprimersi attraverso frequenze sottilissime.
Per la Chiesa cattolica i segni della possessione devono essere conformi alle prescrizioni del rituale. Tale rituale elenca le linee guida per condurre un esorcismo e per determinare quando è richiesto un esorcismo formale. I sacerdoti, di norma, sono istruiti a valutare che la natura dell’afflizione non sia dovuta a una malattia psichica o fisica prima di procedere con il rito.
Per la scienza tali manifestazioni sono espressioni di disturbi mentali quali psicosi, isteria, mania, schizofrenia o disturbo di personalità multipla. Un disagio psichico grave oggi noto come disturbo dissociativo dell’identità, DDI.