Già nell’antica Grecia si era soliti porre indice e pollice a formare un anello mentre si tenevano le altre dita estese. Un gesto antico quanto il mondo… che compare nell’arte già dal V secolo a.C. in statue e vasi dipinti.
Non è sempre ok fare il gesto OK. In Russia e in Cina questa segno fatto con le mani implica un messaggio volgare od offensivo. Negli Stati Uniti, negli ultimi anni, ha assunto una pericolosa caratterizzazione razziale.
La storia di un gesto antico e controverso
Pare che il gesto dell’OK, che oggi interpretiamo come inequivocabile espressione traducibile con un “va tutto bene“, sia nato come come comunicazione d’amore. Il tocco fra pollice e indice nell’antica Grecia imitavano le labbra che si baciano. Il gesto assunse un significato di assenso o di approvazione solo più tardi. Più o meno nel I secolo d.C., a Roma. Il grande retore Quintiliano lo utilizzava infatti come rafforzativo durante le orazioni e consigliava ai suoi discenti di riprodurlo in tribunale e nei comizi per esprimere compiacimento o soddisfazione.
Anche le raffigurazioni buddiste e indù prevedono questo segno come simbolo di perfezione interiore. Capita spesso infatti di vedere statue del Buddha che presentano l’illuminato con una mano disposta a esprimere un ok… Sempre lo stesso gesto era usato anche a Napoli, durante tutta l’Antichità e il Medioevo come segno intimo, di natura sentimentale o sessuale. Con il tempo poi il gesto è stato usato per esprimere precisione discorsiva, concentrazione e puntualità.
Uso anglosassone
Il gesto antico è diventato moderno con l’uso universalizzato diffusosi in contesto anglosassone. Con l’avvento del cinema, il simbolo gestuale dell’OK è stato di nuovo riportato in auge. Da allora si dice che le dita mimino le due lettere: la O e la K. Ma come abbiamo visto, l’origine di questo atteggiamento gestuale è più remota e varia di quanto si possa immaginare. Secondo alcuni storici tutto partì quando a metà Ottocento un candidato sindaco tappezzò una città con le sue iniziali, che tutti credettero significare oll korrect, pronuncia di all correct , cioè tutto esatto, tutto giusto.
Negli ultimi anni, soprattutto negli Stati Uniti, si è discusso tantissimo sull’uso o abuso distorsivo del gesto in alcuni ambienti reazionari. Pare infatti che l’OK sia interpretato da razzisti e suprematisti come segno di riconoscimento e slogan, a sintetizzare l’espressione “white power”, ossia potere bianco. Anche l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato criticato per aver utilizzato questa gestualità in riferimento a dichiarazioni fraintendibili. Insomma, bisogna stare molto attenti a come si usano le dita e a cosa si vuole esprimere. Basta un attimo di distrazione e non sappiamo più cosa stiamo comunicando!