Scott C. Waring, l’ufologo più attivo ed entusiasta del web, colpisce ancora. L’ultima sua “scoperta” riguarda il corpo di un umanoide o un alieno sdraiato su una roccia marziana. Le immagini sarebbero state raccolte dal rover Perseverance nell’aprile 2021.
La foto scattata da Perseverance sul pianeta Marte nell’aprile 2021 sta allarmando molti utenti di internet. I soliti suggestionabili: ufologi, amanti delle teorie del complotto e sostenitori della presenza aliena nel Sistema Solare.
Un umanoide sdraiato su una roccia su Marte: com’è possibile?
In un recente video Scott Waring, noto appassionato di UFO e alieni, ha condiviso una foto del suolo marziano in cui pare spuntare un uomo sdraiato su una roccia. Proprio lì, nel mezzo del pianeta rosso. Ovviamente si tratta di un banale fenomeno di pareidolia. Ma non ditelo a Scott, che alla pareidolia non ci crede: la trova una spiegazione troppo astrusa. Meglio chiamare in ballo gli extraterrestri che prendono il sole su Marte.
In poche ore il video condiviso da Waring ha fatto il giro di tutti i principali social. E ancora oggi gira sui forum congestionati da appassionati e sostenitori dell’ufologia. Il video in questione, poi pubblicato su vari siti dedicati a UFO ed extraterrestri, riproduce una fotografia scattata sul pianeta Marte dal rover Perserverance nell’aprile 2021. L’immagine è ovviamente sgranata, ma pare di intuire una figura. C’è la sagoma di un umanoide sdraiato su una roccia in mezzo al deserto marziano.
Per Scott C. Waring non c’è dubbio che si tratti di qualcosa di fenomenale. Per l’ufologo questa è una prova inconfutabile della presenza di vita intelligente su Marte. “La persona sta sdraiata. La parte superiore del petto, il collo e il viso sono rosa. Indossa un abito scuro, ma ha un oggetto grigio su una spalla… Sembra come una specie di zaino”, ha spiegato l’ufologo. “Ci sono persino delle impronte dietro la persona che portano al punto in cui ha scelto di sdraiarsi”.
Pareidolia o paranoia?
Non credo ci sia bisogno di spiegare che Waring è inciampato per l’ennesima volta in un caso di pareidolia. Cioè un’illusione ottica a cui gli uomini cedono spessissimo, intuendo forme conosciute e sensate lì dove non ce ne sono. Come sappiamo, la mente rivela questa tendenza naturale di tipo cognitivo: cerca di vedere figure familiari o sensate dovunque. Nelle nuvole, nello rocce, su Marte!
Non è detto che Marte sia un pianeta incompatibile con la vita. Forse, centinaia di milioni di anni fa, sul pianeta rosso c’è stato qualche microbo o addirittura qualche invertebrato. Nell’ambiente attuale, però, sembra un po’ strano pensare che esistano marziani rosa che prendono il sole per fare il pieno di radiazioni.