Sono di sicuro tra i più gustosi alimenti prodotti in Italia, ma cosa succede se eliminassimo dalla nostra dieta formaggi e latticini?
Ci sono persone che non possono consumare latte e derivati a causa di un deficit enzimatico, in questo caso definito lattasi. Ci sono poi alcuni che decidono di eliminare dal propria alimentazione alcuni cibi. Tra questi chi elimina formaggi e latticini. C’è da premettere che bisogna rispettare ogni scelta alimentare. Soprattutto quelle intraprese con consapevolezza e che hanno permesso e consentono di ottenere risultati in termini di miglioramento di salute e forma fisica. Non bisogna denigrare il prossimo, ma purtroppo questo succede spesso. Questo perché dietro al pregiudizio si cela l’invidia e l’insuccesso delle proprie azioni condizionate e non scelte.
Latticini in abbondanza rischio obesità e colesterolo
Gli alimenti si possono eliminare a patto che non si necessiti di quelle specifiche proprietà nutrizionali, che non si abbiano alternative, carenze gravi, indisposizioni, insomma controindicazioni. Tutto il resto, soprattutto quando si tratta di prodotti calorici e/o altamente grassi, sono chiacchiere. Eliminare latte e latticini dalla propria alimentazione comporta di sicuro la perdita di una fonte di proteine, vitamine (A e D soprattutto), fosforo e calcio. Ovviamente bisogna considerare che sostituire con altri alimenti con queste proprietà (uova, legumi, verdure, ecc.) non fa pesare al nostro organismo l’eliminazione (in questo caso, ma vale per tutto) di latte, latticini e formaggio).
E dopo che succede?
Questi alimenti sono ricchi di grassi. Eliminarli dalla propria dieta significa rinunciare a calorie extra e grassi non necessari. Soprattutto se si soffre di alcune patologie come sindrome dell’ovaio policistico, colite, reflusso e non solo. Quando si è poi sovrappeso o obesi eliminare o ridurre alimenti ipercalorici e grassi insieme può davvero avvantaggiare, si sa!
Mangiare meno o nulla latticini e formaggi permette di evitare continui problemi intestinali e la pancia ringrazia, soprattutto quando si ha la tendenza al gonfiore addominale. Il cuoio capelluto, così come la pelle in generale, appare meno “lucido”, si riduce così la produzione eccessiva di sebo. Inoltre, con la limitazione di questo alimento non salgono i valori di colesterolo cattivo (che aumenta il rischio collegato a patologie cardio-vascolari). Attenzione però a chi non vuole perdere peso: togliere una fonte così preziosa di grassi e calorie può portare alla perdita di peso, non necessaria e consigliata in soggetti che godono già di una buona ed equilibrata forma fisica.